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Napoli, mercato modello “Gratta e vinci”: investe poco e sogna una plusvalenza magica (Corbo)

Mazzarri ha ammesso di aver mentito, il 4-3-3 non era il suo modulo, e l’ha cambiato quasi di nascosto. Il Napoli non l’ha aiutato con gli acquisti

Napoli, mercato modello “Gratta e vinci”: investe poco e sogna una plusvalenza magica (Corbo)
As Roma 28/01/2024 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Il mercato del Napoli è modello “Gratta e vinci”: investe poco e sogna una plusvalenza magica. Lo scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.

Nei giorni più tristi di una squadra rassegnata ad un malinconico inverno Mazzarri, la valigia già all’uscio, ha avuto un sussulto di orgoglio. Ha ammesso di aver mentito, il 4-3-3 non era il suo modulo, e l’ha cambiato quasi di nascosto. La società neanche stavolta gli ha teso una mano, piuttosto che comprare giocatori essenziali per uscire dall’emergenza, un difensore centrale inseguito come una inderogabile necessità dopo l’addio di Kim e un centrocampista pronto impiego, il più creativo Scouting d’Italia propone giocatori di sufficiente tecnica, probabile estro, ma indefinito identikit. È la logica del gratta e vinci, investire piccole somme sognando una plusvalenza magica. Per fortuna Mazzarri, imbarcato sul primo molo senza imporre regole di ingaggio, è un capitano che non teme buriane. Se l’è cavata anche ieri inventando il doppio play. Demme era sparito perché sosia di Lobotka. Mazzarri li ha rimessi insieme sistemando due lucchetti a centrocampo.

Dialogo napolista sul Napoli senza tiri in porta

Cesare Gridelli– Caro Guido missione compiuta dal Napoli e da Mazzarri. Un Napoli incerottato e con tante assenze ha portato via dall’Olimpico un buon punto. Bloccato in difesa con un 5-4-1 ha imbrigliato la Lazio che ha avuto solo un paio di situazioni pericolose ma con Gollini che non ha fatto nessuna parata. Però  che tristezza! Siamo tornati ai tempi del Napoli peggiore che aveva come unico obiettivo della partita lo 0 a 0. Dimentichiamo il Napoli di Sarri (e qui i suoi nemici e denigratori non abbiano le solite coliche addominali) e di Spalletti che in casa o fuori giocavano a calcio, imponevano il loro gioco e dominavano gli avversari. Non abbiamo fatto nessun tiro in porta! E non capitava da 13 anni essendo capitato l’ultima volta nel 2011 contro il Milan).

Guido Trombetti – Cesare io non ho nessuna nostalgia. Se proprio dovessi averla parlerei di Maradona, Careca, Giordano etc etc. E certamente non di chi ci ha fatto divertire molto senza vincere nulla. Il Napoli contro la Lazio ha fatto l’unica partita che poteva fare con 8/9 assenti, tra i quali i giocatori più forti. Certamente il Napoli non ha fatto un tiro in porta (ma neanche ne ha subiti). Ma questo sarebbe allarmante se il Napoli avesse avuto a disposizione Osimhen, Kvara, Simeone. Forse Italiano avrebbe giocato a viso aperto… e avrebbe preso tre palloni. Certamente gli esteti del calcio spareranno su Mazzarri. Io invece ne apprezzo l’umiltà e il senso della realtà. E il punto preso a Roma alla fine del campionato potrebbe rivelarsi provvidenziale. In più ho visto finalmente una squadra molto concentrata ed in buona condizione atletica.

 

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