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Politano: San Matteo protettore di Salerno forse simpatizza per il Napoli

Mazzarri anche oggi ci stava capendo pochissimo. Cajuste è un potrei ma non riesco. Simeone è tutto cuore e garra

Politano: San Matteo protettore di Salerno forse simpatizza per il Napoli
Ci Napoli 13/01/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Salernitana / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Matteo Politano

Politano: San Matteo protettore di Salerno forse simpatizza per il Napoli

Gollini: La sua faccia esprime sentimenti. Rabbia, preoccupazione, gioia, mortificazione. Partecipa emotivamente. Leggermente in ritardo, forse, sul gol di Candreva, salva in uscita bassa un assisti per Simy, poi avvia l’azione che porta al 2-1. Quel tuffo racchiude ogni tifoso. Anema e Core 6,5

Di Lorenzo: Parte bene, salva su Candreva, si propone e riesce addirittura ad arrivare in area. Non perde mai la bussola, quando entra Zerbin fa fatica a leggergli i movimenti ma la sua faccia al gol di Amir ci ha riempito di gioia. Stoico 6

Juan Jesus: Ormai il titolare è lui e se ne sta convincendo. Loro fanno poco, a parte il gol, per impensierirci a parte i lanci lunghi, fastidiosi e causali. Tiene bene su Simy, provvidenziale in chiusura su una ripartenza. Riesce a durare 90 minuti. Miracolato 6,5

Rrahmani: Ha fatto cadere il Maradona con il suo gol. In fase difensiva tiene bene Simy, esce pochissimo palla a piede ma non è più l’anno scorso. Delizioso lo stop in area, di ghiaccio nella girata a rete. San GennAmir 7

Mario Rui: Marittiello odia il ritiro. E lo dimostra andando a cacciare ogni palla possibile per riportarla in gioco. Le azioni nascondo spesso dai suoi piedi. Nella ripresa finalmente arriva a proporsi maggiormente. Non la prende mai di testa su Sambia ma li proprio non può farci nulla. Riferimento. 6,5

Lobotka: Prof Stani è costretto a tenere lezioni di materie diverse dalle sue. Però lo fa con dedizione ed accuratezza. Cuce bene, arriva anche al tiro. Quando entra Demme si trova spaesato ma la porta a casa anche oggi. Punto esclamativo. 6

Cajuste: È un potrei ma non riesco. Elegante nelle movenze offensivo, rude nelle chiusure. Ha tutto per sbocciare ma è ancora troppo ingenuo e non ha ancora la visione né i piedi giusti per certi livelli. Molto meglio nella ripresa quando sfiora anche un gran gol. Acerbo 5.5
(Demme: Per vederlo bisognava andare a Castelvolturno, nascosto con qualche pettorina ad allenarsi. Entra e dà sostanza e buoni passaggi. Si arrampica per l’assist a Rrahmani. Merita l’applauso di tutta Napoli: Esempio 7)

Gaetano: A Dazn hanno sottolineato, sbagliando, che era la prima in assoluto in Serie A salvo poi ricordare che ha segnato già un gol nella massima serie (in realtà ne sono due). Non sa cosa fare ma è l’unico che prova a calciare nel primo tempo. La sua ripresa dura poco esce senza aver inciso. Incompreso? 5
(Raspadori: Jack non suona più. Sembra incartato, timoroso, a tratti annoiato. Sembra avere il blocco dell’artista. Pennella la punizione della mischia salvaNapoli. Triste 5).

Politano: San Matteo protettore di Salerno forse simpatizza Napoli. Dal suo colpo di testa Simeone si procura il rigore che poi realizza. Nel secondo tempo mostra vivacità ma Mazzarri ha l’esigenza di far giocare Zerbin ed esce. Solido 6,5
(Zerbin: Gli si vuole bene con quella faccia da bravo ragazzo. Oggi, rispetto alle precedenti, serve un assist gol a Kvara che si schianta su Ochoa, e si procura la punizione del vantaggio finale. Coccolato 6)

Kvara: E’ tutto il Napoli. Ha giocato ovunque, si è rifiutato di perdere. Tunnel a Martegani, tunnel a Gyomberg, dribbling e contro dribbling. Si divora quel gol che avrebbe meritato. Senza non si può stare. Sciocco il giallo nel finale che gli costa la Lazio e mezzo voto in meno. Pilastro 7,5

Simeone: Garra, voglia, rabbia. Lui è tutto questo. Riceve pochissimi palloni ma uno lo trasforma in un rigore. Non molla mia, ha gli occhi che vogliamo abbiano tutti. Core: 6,5.

Mazzarri: Anche oggi ci stava capendo pochissimo. La squadra è troppo lenta e sempre più confusa. Non si capisce perché non dia spazio a Lindstrom e soprattutto perché non si abbandoni definitivamente al suo modulo preferito. Teso: 6

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