Maignan fa bene a non starsene zitto a richiamare subito l’arbitro Fabio Maresca, che accorre e ascolta i tifosi che gli gridano monkey, scimmia
Razzismo, il Milan che lascia il campo per Maignan è un’immagine che resterà. A scriverlo è il Corriere della Sera.
Gli urlano scimmia
Succede tutto a metà primo tempo, poco prima della mezz’ora, quando dal settore alle spalle del portiere francese del Milan, occupato dagli ultrà dell’Udinese, partono insulti razzisti. «Monkey», scimmia, gli urlano. A denunciare è lo stesso Mike, che fa bene a non starsene zitto a richiamare subito l’arbitro Fabio Maresca, che accorre e ascolta. Per qualche istante sullo stadio cala uno strano silenzio, perché il gesto spiazza tutti, abituati come siamo purtroppo a questi episodi vergognosi. Maresca richiama gli ispettori della procura federale a bordo campo e ordina di far trasmettere come da regolamento l’annuncio agli altoparlanti. Totalmente inutile. Si riprende. Passa qualche minuto, si arriva al 33’, ma la situazione, invece che migliorare, peggiora. La palla esce sul fondo, Maignan dovrebbe apprestarsi a rilanciare, ma gli insulti ripartono. E così il portiere lascia clamorosamente la porta.
Scoppia il caos davanti alle panchine, interviene anche il d.s. dei friulani, Federico Balzaretti, che prova a calmare gli animi. Maignan viene subito consolato. Ma a un certo punto si toglie i guanti e imbocca il tunnel degli spogliatoi, seguito da Adli. Theo Hernandez a quel punto richiama i compagni, le sue parole sono inequivocabili: «Lasciamo il campo». E tutti lo seguono. Un gesto fortissimo, dal grande impatto comunicativo. Un’immagine che resterà.
Le parole di Infantino contro il razzismo
Insulti e cori razzisti a Maignan, Infantino: «sconfitta a tavolino per le squadre di chi si comporta così».
Il presidente della Fifa Gianni Infantino condanna quanto successo in Udinese-Milan di questa sera, con Maignan vittima di reiterati e continui insulti razzisti da parte dei tifosi di casa presenti nella curva alle sue spalle.
Questo il comunicato di Infantino: “Gli eventi di sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto. È necessario che tutte le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società.
Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista – provocando così l’annullamento della partita -, cosi come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti.
La Fifa e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione. Una volta per tutte: no al razzismo! No ad ogni forma di discriminazione!”