ilNapolista

Sainz: «La Ferrari del 2023? Non mi diverto a guidarla, mi ha dato dei gran mal di testa»

A Diario As: “È molto difficile da capire, ho dovuto adattarmi a molte cose. La Formula 1? Purtroppo c’è una sola squadra, la Red Bull, che domina tutto”

Sainz: «La Ferrari del 2023? Non mi diverto a guidarla, mi ha dato dei gran mal di testa»
Manila Bay (Singapore) 17/09/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlos Sainz ONLY ITALY

Che bella sarebbe la Formula 1 senza la Red Bull… Carlos Sainz sarebbe fortissimo, magari vincerebbe il Mondiale. E’ lui l’unico che ha vinto una gara al di fuori dei dominatori nell’ultimo Mondiale. Ovviamente non gli basta. E lo spagnolo, intervistato da Diario As, smentisce anche un luogo comune: non è vero che questa Ferrari gli piaceva.

“È stato detto che è un’auto che mi si addice bene, che mi piace. Onestamente, mi ha dato dei gran mal di testa. È molto difficile da capire. Non mi diverto a guidarla, ho dovuto adattarmi a molte cose e ho dovuto provare molte cose di set-up. Spero che nel 2024 sarà più versatile e più facile da mettere a punto”.

Sainz dice che c’è vita oltre Verstappen e le Red Bull. Un mondo fatto di spettacolare incertezza: “Dietro la Red Bull abbiamo visto un ottimo esempio di quanto possa essere bella la Formula 1. Una squadra come la McLaren è partita ultima e finisce per dominare dietro la Red Bull, e una squadra come la Ferrari prende la pole position, lotta contro la Red Bull per la vittoria, e nelle altre gare è a 50 secondi dalla vittoria. Questo è quello che è difficile capire della Formula 1. E la Mercedes, in gara a volte va forte come la Red Bull, ma poi altre volte, come in Brasile, degrada, e non si capisce il perché. È l’incertezza, la variabilità di una bella F1 in cui purtroppo c’è una squadra che domina e non ha quella variabilità”.

La mia stagione è stata solida – continua – Anche se non è finita come avrei voluto dopo una seconda parte di stagione in cui stava andando molto bene. Ma è stata solida, la squadra ha fatto grandi progressi e abbiamo lottato per cose più importanti. Questo mi rende orgoglioso, la squadra sta facendo passi avanti e se riusciremo a farne un altro nel 2024, saremo in lotta per il titolo. Il sapore della fine della stagione è amaro, ma me ne dimentico velocemente e mi concentro sull’anno prossimo. Arrivare quarto, quinto, sesto o settimo un anno non ti cambia la vita”.

“Corro per cercare di vincerle tutte – continua Sainz – Sono realista: con il livello attuale di piloti e team, vincere una gara è molto complicato. Lo abbiamo visto negli ultimi anni. L’obiettivo è più grande di quello. Dobbiamo essere orgogliosi che nel 2023 l’unica vittoria al di fuori della Red Bull sia mia. Stiamo facendo le cose bene, ma non dobbiamo accontentarci. Ci sono ancora cose nelle monoposto di F1 di questa generazione, dal 2022, che trovo difficile comprendere appieno e massimizzare in termini di guida e assetto della vettura”.

Con Leclerc “mi trovo molto, ci rispettiamo molto in pista e mettiamo la Ferrari davanti a tutto. Stiamo insieme da tre anni e non c’è stato nessun incidente in pista. Siamo arrivati a tutte le gare quarti e quinti, primi e secondi, sempre vicini l’uno all’altro. Non so se c’è una parte nei media o tra i tifosi che pensa che avere due piloti veloci insieme, vicini tra loro, sia una cosa negativa. Ma se vai dai dieci principali team di F1, e da tutte le persone che capiscono davvero questo sport, e chiedi loro qual è la situazione ideale in termini di schieramento di piloti, ti diranno che dovresti sempre avere i due più veloci possibili. Se siamo i due più veloci è impossibile saperlo, ma ci siamo rispettati”.

ilnapolista © riproduzione riservata