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Solo Emilio Sanchez crede in Sinner. Per molti allenatori Djokovic è imbattibile (l’Equipe)

È arrivato il momento per Djokovic di abdicare? L’Equipe l’ha chiesto ad alcuni esperti. Mouratoglou: «Vincerà ancora per tre anni, ha una forza mentale unica»

Solo Emilio Sanchez crede in Sinner. Per molti allenatori Djokovic è imbattibile (l’Equipe)
Malaga (Spagna) 23/11/2023 - Coppa Davis / foto Imago/Image Sport nella foto: Novak Djokovic ONLY ITALY

Questa notte ci sarà la semifinale degli Australian Open tra Novak Djokovic e Jannik Sinner. Il serbo e l’italiano ancora a confronto. Il favorito per la vittoria finale è Djokovic, ma Sinner è il peggior avversario possibile per lui. Nonostante questo l’Equipe non crede sia ancora arrivato il momento per Nole di abdicare. Dietro di lui sta crescendo una generazione di giovani tennisti pronto a buttarlo giù dal podio. Ma manca ancora tanto per far sì che questo accada, soprattutto perché nessuno ha la forza mentale del serbo.

Il quotidiano francese ha contattato diversi esperti del settore per confermare o smentire la tesi. L’ex allenatore di Serena Williams, Patrick Mouratoglou, è d’accordo con l’Equipe:

«Ho scoperto che il gioco di volo di Djokovic era carente rispetto al resto del suo gioco. Ma l’anno scorso mi ha stupito: ha fatto la differenza nelle partite fondamentali. In particolare nel serve & volley, anche con la seconda palla, contro Alcaraz, a Cincinnati. Ha una forza mentale unica, è sufficiente vedere la sua concentrazione dall’inizio degli Australian Open per capire che il numero 1 del mondo ha fame come il primo giorno».

E ancora: «Lo vedo vincere per altri tre anni. Si fermerà solo se si infortuna o se il talento di qualcuno esplode improvvisamente. Ma per il momento nessuno lo impensierisce».

Sinner può essere l’ostacolo maggiore per il Djokovic?

L’Equipe ricorda come Sinner è arrivato in semifinale. L’italiano non ha perso nemmeno un set. Nonostante qualche problemino accusato contro Rublev. L’allenatore di Daniil Medvedev sottolinea come in questa fase del torneo, «tutti i giocatori soffrono. Quella che stiamo vivendo in questo momento è la Parigi-Dakar. Ti fai male da una parte, guarisci in fretta, ti arrangi in una situazione difficile». Anche Djokovic ha accusato qualche problemino. Ma il serbo trova sempre la soluzione vincente, soprattutto nei momenti più importanti.

«Djokovic cerca sempre di migliorarsi», ammira Marc Rosset, ex top 10. «Trovo che il suo servizio sia sempre più efficace sui punti importanti, sa essere più aggressivo quando necessario. È mostruoso. Pensa a tutti i piccoli dettagli, è completamente concentrato, come devono essere i ragazzi che vincono così tanti tornei del Grande Slam».

Il limite del tennista numero uno al mondo?

«Lo darà il suo corpo. Dobbiamo parlare del suo corpo a 36 anni. Se ha un piccolo problema tecnico, sarà più complicato. Non penso che Djokovic stia giocando un tennis migliore rispetto a due anni fa. Penso solo che cinque, sei anni fa, gente come Nadal e Federer giocavano dal 1 gennaio al 31 dicembre in modo costante. Djokovic oggi non ha più loro davanti a sé. I giovani giocano molto bene. Ma Sinner gioca bene tutto l’anno? No. Il suo livello di tennis è costante ogni giorno? No. Alcaraz ha disputato una stagione dal 1 gennaio al 31 dicembre giocando allo stesso livello in ogni partita? No».

Solo Emilio Sanchez crede in Sinner

L’unico fra gli interpellati dall’Equipe che crede in Sinner è Emilio Sanchez (58 anni, 7° al mondo nel 1990).

«Jannik ha avuto un 2023 in cui è andato sempre più rafforzandosi. È in fiducia, ci crede, grazie alle vittorie su Novak alla fine dello scorso anno. Ha controllato meglio i momenti emotivi e ha trovato una gestione interna più adeguata. Il che lo pone in cima alla lista dei favoriti per il titolo, nonostante non abbia mai vinto un titolo dello Slam».

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