Il risultato rende l’idea della differenza in campo tra le due squadre. La Lazio non ha mai tirato in porta. Lunedì la finale
Supercoppa, l’Inter facile sulla Lazio: 3-0. Lunedì sera Napoli-Inter.
La squadra di Inzaghi ha dominato i biancocelesti, il punteggio rende l’idea della differenza tra le due squadre. L’1-0 del primo tempo stava persino stretto ai nerazzurri in vantaggio con Thuram al minuto 17. Nei primi 45 minuti anche una traversa colpita da Barella. In apertura di ripresa la rete di Calhanoglu su rigore. Dopodiché la partita ha detto ben poco – tranne una traversa di Lautaro Martinez – fino al terzo gol di Frattesi da solo davanti al portiere avversario. La squadra di Sarri non ha mai tirato in porta.
Inter e Napoli lunedì sera si giocheranno la Supercoppa: chi vincerà, porterà a casa otto milioni; gli sconfitti, cinque.
Supercoppa, la vittoria del Napoli 3-0 sulla Fiorentina
Napoli, e se il futuro migliore fosse un salto tattico all’indietro di dieci anni? Lo scrive Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport.
Il Napoli ha vinto arroccato nel fortino
Quanto alla svolta del modulo, c’è da giurare che, confortato dal successo, il tecnico livornese resterà acquattato in questa trincea anche nella finale. Cinque-quattro-uno e non se ne parli più. Sarà l’Inter o piuttosto la Lazio a testare se in questo rifugio tattico possano trovare riparo e nascondersi tutti i limiti del Napoli. O se invece la forza d’urto dell’attacco nerazzurro, o piuttosto il palleggio ficcante di Luis Alberto e compagni, farà esplodere l’ultimo baluardo difensivo della panchina azzurra. In quel caso Mazzarri morirà come fanno gli eroi di fronte al nemico, con la coerenza delle proprie idee. E il Napoli invece ne uscirà sfigurato. Ma il nostro non è, allo stato, che immotivato pessimismo. Perché ieri gli azzurri hanno dominato e vinto, sia pure arroccati nel loro fortino. E nessuno può escludere che il futuro migliore sia un salto tattico all’indietro di dieci anni, quello che nella prima notte di Riyad ha portato nello spogliatoio una buona dose di fiducia. Siamo costretti a crederci…
La pagella napolista di Mazzarri
MAZZARRI. Stasera ritrova se stesso e la sua storia. Stasera Walter Mazzarri è Spartaco che si ribella alla schiavitù del palleggio ridondante e orizzontale. Più catenaccio e meno possesso ed è subito tre a zero. La vittoria di Riyadh è un gigantesco esorcismo contro il pensiero unico del Duce Aurelio. Speriamo che non sia un fuoco fatuo, Ilaria. Stasera la ribalta è tutta per Walter d’Arabia – 8
Walter come Bluto. Me lo immagino, nello spogliatoio arabo finto come gli spettatori sugli spalti, mentre parla ai suoi: “Io penso che questa situazione richieda che qualcuno faccia un’azione assolutamente futile e stupida. Si tratta solo di stabilire quale. Facciamola!”. E la sua è stata il cambio modulo che non a caso ha colto alla sprovvista noi tutti e soprattutto Italiano. Nel post partita, poi, purtroppo ha parlato, anche di un possibile ritorno al 4-3-3. Ma quella parte magari lasciamola perdere. Fino alla scelta rivoluzionaria, che ci ha fatto vincere la partita, merita il voto che gli do e che è anche il tuo – 8