Fratelli d’Italia contro il piddino Decaro: «la convenzione scade quest’anno, faremo le barricate, deve essere previsto un pagamento»
A Bari la situazione è a dir poco tesa. Sia con i tifosi che ieri sera hanno tappezzato la città e l’area stadio di striscioni contro i De Laurentiis (padre e figlio). Ma infuria la polemica anche a livello politico. Sotto tiro è il sindaco Decaro accusato di aver regalato il Bari e lo stadio (la concessione) alla famiglia De Laurentiis. E per tutta risposta Aurelio nella conferenza dell’altro giorno ha trattato e definito il Bari come la seconda squadra del Napoli. Ieri il sindaco (del Pd) è stato attaccato da Fratelli d’Italia.
A Bari Fratelli d’Italia contro il sindaco
Fratelli d’Italia in una conferenza stampa ha attaccato il sindaco: «Le sue sono lacrime di coccodrillo. Ha regalato il club prima e lo stadio poi al patron del Napoli».
«Abbiamo dato il titolo alla famiglia senza chiedere loro soldi A questo aggiungiamo che la concessione dello stadio è gratuita È una cosa fuori dal mondo, anche i Matarrese la pagavano».
Anche i Matarrese pagavano
Tra i punti analizzati dal capogruppo della Lega Giuseppe Monaco, anche la richiesta di chiarimento sulla gestione dell’immobile: «Abbiamo dato il titolo alla famiglia senza chiedere loro soldi, a questo ora aggiungiamo che la concessione dello stadio è gratuita. È una cosa fuori dal mondo, anche i Matarrese lo pagava».
Monaco rilancia: «Tutti pagano l’utilizzo di un bene del comune di Bari. Loro lo hanno avuto gratis e sembrano i padroni dello stadio, la convenzione scade quest’anno e siamo pronti a fare le barricate affinché si porti avanti una trattativa che preveda un pagamento da parte loro. Se pagano le associazioni di volontariato o le associazioni per i disabili, possono pagare serenamente anche i milionari».
Gli striscioni in città
A Bari striscioni contro i De Laurentiis. E stavolta temiamo che Aurelio non se la caverà con una foto di gruppo, come accaduto a Napoli. C’è un clima pesante nel capoluogo pugliese dopo le dichiarazioni di mercoledì in conferenza stampa quando Aurelio De Laurentiis ha parlato del Bari come del vivaio del Napoli, come se si trattasse della seconda squadra di famiglia. A nulla sono valsi né il dietrofront del padre che ha parlato di fraintendimento né la netta presa di distanza del figlio Luigi. Il sindaco Decaro aveva chiesto le scuse dopo aver definito offensive quelle parole.
In serata Bari è stata tappezzata di striscioni: da “Andate via da Bari” a “Ldl s€rvo di tuo padr€!!”, al classico “Fuori dai coglioni” al “Filmauro presenta: padre contro figlio”. Brutto clima nonostante i De Laurentiis abbiano fatto un investimento importante portando in città Giuseppe Iachini come allenatore (il terzo della stagione). Stavolta temiamo che non basterà, come invece accaduto a Napoli, una bella foto ricordo con gli ultras per riportare la situazione alla normalità e ad avere la tifoseria organizzata in difesa della società dopo un quindicennio di assurde contestazioni.