“La Ferrari è una squadra speciale. Ma è più speciale se vince. E sono anni che non ci riesce…”
Alonso snobba Hamilton alla Ferrari, anzi: lo sfotte un po’. Racconta di aver saputo del passaggio “epocale” solo il giorno dopo. “Quel giorno mi stavo allenando, quindi ho saltato tutto lo stress di tutti, e l’ho scoperto il giorno dopo al telegiornale. E’ stata un po’ una sorpresa, non lo nascondo. Non per il cambiamento in sé, ma solo perché dall’esterno sembrava che lui fosse molto legato alla Mercedes e molto leale nei loro confronti. È stata una cosa un po’ inaspettata, ma non conosco le ragioni, non so cosa sia successo, ma non ci ho prestato molta attenzione”.
Però, poi continua, “due mesi fa non era il suo sogno da bambino, guidare la Ferrari. Spero che gli piaccia l’esperienza, è una squadra molto speciale, ma… è più speciale quando vinci. È ciò di cui hai bisogno, vincere. E sono passati diversi anni da quando hanno avuto una macchina molto veloce e hanno lottato per grossi traguardi. Forse Lewis può portare quel qualcosa in più per lottare per il campionato. La macchina era lì alla fine dello scorso anno, quando con una Red Bull molto dominante, la Ferrari era in grado di essere più veloce di loro in alcuni momenti. Quindi penso che la macchina possa essere abbastanza veloce”.
Poi Alonso ricorda anche la sua esperienza di pilota che doveva andar via… “Mi sono trovato bene con la squadra, molto rilassato e con un’ottima atmosfera all’interno della squadra. Per me non è cambiato molto. Forse è cambiato un po’ per la squadra durante la stagione perché dovevano provare alcune cose o programmare alcune cose per l’anno successivo e io non ero coinvolto in questo perché volevano tenermi certe cose segrete, il che è comprensibile. Ma per il pilota non credo che cambierà molto. Dal punto di vista della squadra sì, cercheranno di nascondergli alcune cose“.