La sindaca Hidalgo dice di nuovo no alla vendita. E il presidente del Psg sbotta: “Se lo avessero detto ce ne saremmo andati già otto anni fa”
Napoli e Psg, Manfredi e Hidalgo, Al-Khelaïfi e De Laurentiis.
L’ultimatum di De Laurentiis al sindaco di Napoli Manfredi (“o mi dai lo stadio entro 120 giorni o me lo costruisco altrove”) una sua versione in scala internazionale: Nasser Al-Khelaïfi contro Parigi.
Il Presidente del Psg non ne può più, e dopo l’ennesimo no della sindaca di Parigi Anne Hidalgo alla vendita del Parco dei Principi, ha sbottato: “Basta, ce ne andiamo”.
“È troppo facile dire ora che lo stadio non è più in vendita. Sappiamo cosa vogliamo, abbiamo perso anni cercando di acquistare il Parco. Adesso basta. Vogliamo voltare pagina”, ha dichiarato Nasser Al-Khelaïfi ai media francesi al Consiglio Uefa.
Il Consiglio di Parigi, presieduto da Hidalgo, ha riaffermato “l’appartenenza del Parco dei Principi al patrimonio della città”, rifiutando ancora una volta la vendita dello stadio al Psg, con il quale i rapporti sono in stallo da più di un anno. L’assemblea cittadina, retta da una maggioranza di socialisti e ambientalisti, ha rafforzato questa posizione, chiedendo che l’ammodernamento dell’impianto sportivo “sia effettuato nel quadro di un accordo soddisfacente per tutte le parti ma che non implichi la sua vendita”.
Il Psg ha un contratto di locazione dell’impianto trentennale, fino al 2043. Ma ritiene l’acquisizione dello stadio essenziale per realizzare il suo progetto di ampliamento a 60.000 posti. Secondo le informazioni di Rmc Sport, la dirigenza parigina ritiene che il voto del municipio “chiarisca tutto” e “semplifichi le cose”. Il presidente del Psg dice che il club si sarebbe già trasferito se otto anni fa il municipio avesse dichiarato che lo stadio non era in vendita.