A Dazn: «Inzaghi è una persona che non parla tanto ma ha un cuore caldo con i giocatori e merita tanto. Al Milan non ero pronto a fare il regista»
Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter, si racconta durante un’intervista a Dazn. Dal suo arrivo in squadra alla sua ispirazione calcistica, fino al suo stile di gioco distintivo, il turco racconta come ha conquistato il cuore dei tifosi nerazzurri. Di seguito alcune dichiarazioni di Calhanoglu.
«Perché sono il migliore? Perché i gol e quello che faccio io, gli altri non lo fanno»
Calhanoglu ribadisce di essere tra i migliori registi in Europa:
«Quinto Enzo Fernandez, quarto Kimmich, terzo Kroos, secondo Rodri, primo io. Perché sono il migliore? Perché i gol e quello che faccio io, gli altri non lo fanno. Se date un’occhiata alle statistiche, io non segno mai da vicino, ma dai 25-30 metri o su punizione. Sono cose difficili. Poi tutti sono bravi a gestire, ma fare passaggi a cinque metri non mi piace. Io cerco sempre il passaggio finale, per aumentare la possibilità di segnare, o di fare un lancio lungo. Dar la palla a destra o a sinistra non mi serve. Questo non vuol dire che non debba migliorare perché ora gli avversari cercheranno di marcarmi uomo contro uomo, come nel primo tempo a Roma, quando ero in difficoltà. Devo farmi più spazio ed essere più intelligente in queste situazioni, ma con Barella e Mkhitaryan che mi aiutano ci riuscirò sempre meglio».
Infatti il suo obiettivo è migliorare anche in fase difensiva:
«In fase difensiva sono cresciuto ma devo progredire ancora: analizzando i video con lo staff di Inzaghi, noto che commetto ancora degli errori. Al Milan quando mi hanno chiesto di fare il regista non ero pronto, mentre quando è successo qui, lo ero: ho detto subito sì, perché volevo mettermi alla prova. Quando hai l’età giusta ti pesa di meno cambiare ruolo. Pirlo è da sempre il mio idolo, lo conosco bene. Mi piaceva il modo in cui giocava, il suo atteggiamento tranquillo in campo. Non sentiva lo stress, ricordo il cucchiaio su Hart a Euro 2012. È il mio idolo, il numero uno».
Calhanoglu: «Inzaghi ha un cuore caldo con i giocatori e merita tanto»
Il turco parla degli obiettivi stagionali dell’Inter:
«Vincere la seconda stella anticipando così il Milan? Io non guardo questo dettaglio. Ognuno guarda in casa sua e noi lo facciamo, poi vedremo cosa accadrà. La Champions? Noi lottiamo per tutto. L’Inter ha sempre un obiettivo: far bene in tutte le competizioni e noi ci siamo».
Inzaghi ha voluto personalmente Calhanoglu:
«Lui mi ha chiamato per venire qui dopo l’Europeo e lo ringrazio. Poi mi ha messo in quel ruolo. E’ una persona che non parla tanto ma ha un cuore caldo con i giocatori e merita tanto. Sa come porsi. Se guardiamo la nostra strada dal primo anno, abbiamo avuto una grande crescita insieme, lo sappiamo anche noi calciatori».
Il centrocampista dell’Inter ha anche rifiutato il denaro dell’Arabia Saudita:
«Sì, ho avuto un’offerta, ma io voglio bene all’Inter. Quando sono arrivato qui Piero (Ausilio, ndr), il mister e i compagni mi hanno dato una grossa mano. Questa è una famiglia enorme. Poi sono arrivato a zero, alla fine decide sempre la società. Io ho già detto che la decisione è la loro, ma io voglio rimanere qua. All’Inter mi sento rinato. Ho avuto un periodo difficile, ma qui mi hanno risollevato, sono maturato come uomo. Sono una persona emotiva, vivevo una situazione pesante ma tutti qui mi hanno aiutato. Poi la canzone che mi hanno dedicato i tifosi mi ha trasmesso ancora più energia. Per questo dico che per me l’Inter è diversa, non si può spiegare…».