Il pubblico dell’Ariston avrebbe voluto la vittoria di Angelina Mango. Ma Enrico Varriale: “inaccettabile snobismo che sfiora il razzismo”
Geolier, bordata di fischi a Sanremo: contestazione per la vittoria o sentimento anti-napoletano?
Nella notte è arrivata la vittoria di Geolier nella serata cover. La sua performance, con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, ha vinto davanti alla figlia ad Angelina Mango (la figlia di Mango), Annalisa, Ghali e Alfa. Il pubblico avrebbe voluto la vittoria di Angelina Mango e ha sonoraamente fischiato il rapper napoletano che si è esibito con Luchè, Gigi D’Alessio e Guè.
Secondo alcuni il risultato del voto congiunto della sala stampa, televoto e voto delle radio, mette una seria ipoteca sulla vittoria finale.
Il pubblico sembrerebbe aver fischiato perché in disaccordo con la votazione ma c’è chi sospetta che ci sia un sentimento anti napoletano.
Geolier, i commenti sui social
Molti sui social i commenti ai fischi.
La sua cover non era la migliore, per me meglio #Annalisa e #Ghali, ma #Geolier al Festival si sta confermando un numero 1 della scena musicale. I fischi della platea dell’ Ariston, alla sua vittoria, mostrano un inaccettabile snobismo che sfiora il razzismo.#Sanremo2024 pic.twitter.com/ICKqDTfM5y
— enrico varriale (@realvarriale) February 10, 2024
I fischi dell’Ariston (e l’imbarazzo di Amadeus) per la vittoria di Geolier alla serata della cover. #Sanremo2024 pic.twitter.com/pHVQsuNAAF
— Mario Manca (@MarioManca) February 10, 2024
comunque geolier stasera non doveva vincere, lo amo e non lo avrei messo neanche in top 5 ma questo non giustifica 1) i fischi 2) commenti di questo tipo che non fanno altro che dimostrare che, alla base, ci siano anche altri problemi di cui invece negate l’esistenza pic.twitter.com/uKIrARaLYE
— 𝘭𝘶𝘥𝘰𝘷𝘪𝘤𝘢 🐘💐 (@xbrsmile) February 10, 2024
Geolier non ha risposto ai fischi, sul suo profilo Instagram ha pubblicato una foto in cui i quattro artisti che si sono esibiti mangiano gli spaghetti tutto dallo stesso piatto.
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L’intervista a Cronache di Spogliatoio
«La tuta non è legata alla collaborazione col Napoli. Io la tuta l’ho messa perché io sto sempre con la tuta del Napoli. La collaborazione è nata poi dopo, cioè prima di ieri. E’ una cosa a parte la tuta sul green carpet. La collaborazione è nata con la società, per Sanremo abbiamo preso un po’ il moodboard della maglietta da gara. Però visto che per me, che sono tifoso e per i tifosi del Napoli la maglietta del Napoli è sacra, quindi abbiamo cercato di non prendere tutto dalla maglietta del Napoli. Abbiamo messo qualcosa di nostro, il numero 10 era per forza. Abbiamo messo delle frasi, abbiamo messo il nostro motto: ‘Real P Semp’ perché dobbiamo essere sempre veri in ogni cosa che facciamo. Qualcosa sulla maglietta ho fatto anche io, ho scelto qualcosa anche io».