A Radio 24: «Parlano di cospirazione contro il sud, le solite storie ridicole. Sono contro l’elite dei giornalisti, che odiano qualcuno perché votato dalla massa».
Giuseppe Cruciani, ai microfoni della trasmissione di Radio 24 ‘La Zanzara’, è intervenuto in merito alle polemiche nate al Festival di Sanremo sul piazzamento al secondo posto di Geolier:
«Sono dalla parte del popolo, contro l’elite dei giornalisti. Mi fanno schifo i giornalisti che odiano qualcuno perché votato dalla massa. Trovo assurdo il sistema usato a Sanremo. Geolier ha ottenuto il 60% dal televoto, la gente voleva che vincesse lui, invece un piccolo gruppo di giornalisti che ha deciso che non doveva vincere. O si cambia il sistema, oppure è assurdo. Dall’altra parte, trovo insopportabile il vittimismo napoletano che parla della solita cospirazione contro il sud, le solite storie ridicole».
Il caso Geolier sulle pagine del Riformista:
Il giornalista Enrico Varriale scrive:
“Abbiamo assistito a dichiarazioni di colleghi che addirittura hanno detto di far fatica a conoscere Geolier, il che mi sembra abbastanza paradossale per degli esperti di musica. Io sono un fruitore di musica ma non sono certamente un giornalista esperto, eppure da ciò che mi hanno raccontato le mie figlie e da quello che ho letto sull’ultimo album di Geolier (il più venduto in Italia) mi sono informato anche del fenomeno oltre che ascoltare alcune sue interpretazioni.
È normale che di fronte a una situazione del genere non si può pensare solamente a un successo legato esclusivamente alla città e al suo bacino di utenza: se sei l’autore dell’album più venduto nel nostro Paese è evidente che ad ascoltarti sono persone anche da altri territori. Se poi si passa a ignorare completamente il background di un cantante e lo si lega molto alla vicenda del televoto e dei modi con cui è stato votato – piuttosto che di un atteggiamento professionale – si tratta di un comportamento che rischia di scivolare nel razzismo”.