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Il sindaco di Bari: «Offensive le parole di De Laurentiis sul Bari seconda squadra del Napoli»

Su Facebook: «Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo a De Laurentiis di scusarsi»

Il sindaco di Bari: «Offensive le parole di De Laurentiis sul Bari seconda squadra del Napoli»
Latina 03/04/2022 - campionato calcio serie C / Latina-Bari / foto Image Sport nella foto: tifosi Bari

Il sindaco di Bari, Antonio De Caro, tifosissimo della squadra il cui presidente è Luigi De Laurentiis, ha risposto ad alcune dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis (proprietario del Bari) esternate oggi in conferenza stampa.

Le parole del sindaco di Bari

Su Facebook, il sindaco di Bari ha scritto:

«LA NOSTRA PASSIONE MERITA RISPETTO. Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo non c’è solo quello di mantenere in ordine i conti. C’è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv. Per questo trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell’intera comunità di tifosi baresi.

Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno. Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità».

La nota di De Caro è una risposta ad alcune dichiarazioni rilasciate oggi da De Laurentiis durante la conferenza stampa.

De Laurentiis: «Avere una seconda squadra e portarla quasi in Serie A significa che siamo sul pezzo»

De Laurentiis in conferenza stampa:

«Io vedo avanti al 2030, sto immaginando cosa devo fare affinché nel 2030 questa società abbia economicamente i mezzi per competere con le più forti del mondo. Molti ci hanno accusato di non aver investito sui giovani, ma avere una seconda squadra e portarla quasi in Serie A, avere i vari Cheddira, Folorunsho, significa che siamo sul pezzo. Io sono sempre stato l’alfiere di questa città, ma quando vedo che la maggior parte di voi non agire da tifosi del Napoli, perché se foste tifosi del Napoli accompagnereste la società in questo percorso, perché non vi ha mai tradito. Certe volte sento una sorta di invidia in chi scrive e mi dispiace, non per me. Giuntoli è cresciuto con noi nascondendomi che fosse uno juventino sfegatato, se lo avessi saputo non lo avrei preso. Ci sono certe cose che non tollero».

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