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Insigne: «In Mls i tifosi ti acclamano e vengono allo stadio anche quando non fai bene»

L’ex calciatore del Napoli: «Per ora il bilancio non è stato del tutto positivo. Gli infortuni mi hanno costretto a saltare tante partite ed è stato frustrante»

Insigne: «In Mls i tifosi ti acclamano e vengono allo stadio anche quando non fai bene»
TORONTO, ON - JULY 23: Lorenzo Insigne #24 of Toronto FC juggles the ball while making his MLS debut against Charlotte FC at BMO Field on July 23, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. Vaughn Ridley/Getty Images/AFP (Photo by Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Insigne, ex calciatore del Napoli ora militante a Toronto, ha rilasciato una lunga intervista ai canali Fifa.

Insigne parla della sua avventura al Toronto

«Per ora il bilancio non è stato del tutto positivo. La mia avventura qui a Toronto è partita col piede giusto inizialmente, considerando le prime partite e l’impatto che ho avuto con un campionato differente. Poi, però, gli infortuni mi hanno costretto a saltare tante partite ed è stato frustrante perché avrei voluto fornire il mio apporto alla squadra. Ora sto bene, sto lavorando nel miglior modo possibile per arrivare pronto alla prossima stagione. Voglio dare molto a questa società, tutti si aspettano tanto da me e avere la fiducia di club, mister, compagni e l’intero staff mi aiuta tantissimo. Devo dare di più rispetto all’anno scorso, continuando a curarmi bene anche fuori dal campo, perché è fondamentale a questi livelli».

Insigne:«Qui i tifosi vengono allo stadio anche quando non fai bene»

«C’è tanta passione a Toronto e sono sicuro che accoglieranno la Coppa del Mondo molto bene. L’Mls ( ndr Major League Soccer) sta crescendo tanto e organizzare un Mondiale porterà sicuramente ulteriore visibilità, per questo sono certo che le persone renderanno l’ambiente ricco di entusiasmo per un evento così importante. Nel nostro stadio si respira un’atmosfera fantastica, nonostante non siamo riusciti ancora a ripagare tutto l’affetto ricevuto, i tifosi sono sempre in tanti e ci supportano in ogni partita. Anche quando non fai bene le persone qui vengono allo stadio e ti acclamano e questo per tutti noi è fondamentale».

Sul calcio nella Major Lague Soccer:

«Rispetto ad altri sport nazionali, qui il calcio è un po’ indietro ma ci sono stati tanti investimenti per farlo crescere e migliorare sempre di più. A Miami sono arrivati giocatori fenomenali come Messi, Suarez, Jordi Alba e Busquets, qui a Toronto ci siamo io e Fede (Bernardeschi), è arrivato da poco Forsberg a New York… Altre squadre magari non avranno nomi altisonanti ma ci sono tanti giocatori forti che contribuiscono alla crescita della Lega. Giochiamo in degli stadi sempre pieni, c’è tanto entusiasmo e continuando così la Mls raggiungerà grandi livelli».

«C’è tanta differenza con il calcio europeo, fatto di più dettagli e accorgimenti. Ma sicuramente la differenza più grande è la distanza delle trasferte: ci sono viaggi molto lunghi e a volte risulta un po’ stressante scendere in campo in pochi giorni. Ma è tutto una questione di abitudine. Dal punto di vista del gioco il campionato è in crescita e noi, ad esempio, ora abbiamo un nuovo allenatore che sta lavorando molto bene, con idee precise che dobbiamo mettere bene in pratica in campo».

E parlando del Napoli e dello scudetto dell’anno scorso:

«Sono super felice, tanto. Per noi napoletani è sempre stata un’ossessione portare lo scudetto a Napoli. Anche se non l’ho vissuto in prima persona, da tifoso ero lì col cuore. Qualcuno avrà pensato che io abbia invidiato il fatto di non averlo vinto ma veramente sono stato felicissimo. Vedere il Napoli lassù mi ha dato tante emozioni. Ora il tifoso che è in me sta soffrendo un po’ per come sta andando questa stagione ma è sempre difficile ripetersi. È stato fatto qualcosa di unico e i tifosi devono stare vicino alla squadra perché questi ragazzi lo meritano davvero».

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