È successo lunedì mattina. Si è lamentato, di persona e con piglio d’offeso, per i modi con cui il Corsera starebbe (mal) trattando lui e la famiglia
John Elkann va al Corriere della Sera a lamentarsi per il trattamento ricevuto. Lo scrive il Foglio in prima pagina co un pezzo dal titolo: “Jaki a Via Solferino – Che ci faceva, non annunciato, il signore di Exor al Corriere? Si lamentava di come lo trattano”.
Scrive – in una prosa che appaga i sensi -:
da un’auto fumé, o camminando lesto tra le polveri sottili, non è dato appurare, lunedì mattina un diafano giovin signore ha bussato, senza invito e senza essersi annunciato, alla porta del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Che sorpreso come un personaggio di Feydeau ha detto: fate passare, impreparato alla più bizzarra delle sorprese. A varcare la soglia era John Elkann, Jaki per gli intimi e i rotocalchi, il signore di Exor e di Gedi. Veniva a lamentarsi, di persona e con piglio d’offeso, per i modi (aggressivi, poco urbani?) con cui Via Solferino starebbe (mal) trattando lui e tutta la famiglia Elkann-agnelli variamente intrecciata.
Cattiverie, pettegolezzi, attacchi in sospetto di sistema che chissà cosa nascondono. Pacato e di lungo corso, abituato ai cdr di Solferino quando ancora contavano qualcosa, alle bizze tra editori di sindacato e alla frenesia di quello presente e unico, Fontana ha ostentato calma. Caro signore, è un onore riceverla, seppure sia planato come un drone. Ma davvero, tra eredità di mamma, progetti di Stellantis e litigate con Calenda, la mia squadra sta facendo solo cronaca. Bella cronaca, devo dire.
Chissà se si è salvato dal colpo dell’offeso, come il duellante di Puskin dietro al famoso bottone, o se il visitatore s’è ritenuto soddisfatto. Ma che strano il nervosismo di un uomo potente e nel pieno dei suoi molti poteri, che evidentemente si sente così accerchiato, o non protetto, o sotto attacco da perdere le staffe con il giornale della concorrenza. Di lui si dice che con strategia si tenga stretto il controllo sui media, perché qualcosa i giornali contano ancora. Invece eccolo lì, irritato come un giovin signore che ha scoperto uno schizzo di fango sulle ghette.