Il pubblico ministero ha archiviato la querela, ma la campionessa ha impugnato la decisione e ora tutto passa nelle mani del giudice per le indagini preliminari.
Nuova tappa della vicenda giudiziaria che vede coinvolti il generale Roberto Vannacci e la pallavolista Paola Egonu. Tutto nasce perché nel “Mondo al contrario” del generale Vannacci la stella della nazionale azzurra era stata descritta: “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità che si può invece scorgere in tutti gli affreschi, i quadri e le statue che dagli etruschi sono giunti ai giorni nostri”.
La Egonu impugna l’archiviazione
La Enogu si inseriva in un filone pesante che comprende già cinque inchieste ai danni del generale. La pallavolista aveva deciso di querelarlo per diffamazione, depositando gli atti a Bergamo. Le carte sono poi state trasmesse alla Procura di Lucca per competenza territoriale visto che il diretto interessato risulta residente a Viareggio. Nella denuncia sono contestate le frasi sui “tratti somatici” dell’atleta.
Il pubblico ministero ha optato per l’archiviazione della querela, ma la campionessa non ci sta. Secondo quanto è stato anticipato dal quotidiano La Nazione ha impugnato la decisione con i suoi legali e ora tutto passa nelle mani del giudice per le indagini preliminari.