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La Superlega valuta una causa da oltre 3 miliardi alla Uefa

La Superlega ritiene di aver subito danni per il finanziamento di JP Morgan, i diritti tv, i ricavi da stadio e quelli commerciali

La Superlega valuta una causa da oltre 3 miliardi alla Uefa
UEFA president Aleksander Ceferin speaks during the press conference following the end of the 46th UEFA Congress and Executive Committee meeting at the Messe Wien Exhibition Congress Center in Vienna, Austria on May 11, 2022. (Photo by JOE KLAMAR / AFP)

“La Superlega è pronta a fare causa alla UEFA questo l’aggiornamento di oggi riportata da Calcio e Finanza sul contenzioso tra l’organo del calcio europeo e il nuovo format di torneo calcistico. Il contenzioso nasce dalle azioni messe in atto dall’Uefa ai danni della Superlega, o meglio dalle minacce fatte nei confronti delle società che volevano aderirvi. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza da fonti privilegiate, la richiesta danni potrebbe arrivare fino ad un massimo di 3,6 miliardi di euro complessivi.

Il progetto Superlega, nato nel 2021 e stroncato dalla Uefa, ha ripreso vigore e consistenza a seguito della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, che ha stabilito in maniera inequivocabile la posizione di monopolio del massimo organo del calcio europeo nell’ambito organizzativo delle competizioni calcistiche in Europa. La Superlega considera dunque che, se non vi fossero state le illecite pressioni e il monopolio di Fifa e Uefa nei confronti di club e giocatori coinvolti, il loro progetto avrebbe visto la luce molto prima.

I presupposti per la causa della Superlega

Partendo dall’ammissione che l’intervento della Uefa era dunque “illegale”, la Superlega ha intenzione di chiedere un risarcimento danni. L’ammontare del risarcimento sarebbe stato calcolato in base a studi condotti da esperti che hanno valutato il ritardo di tre o quattro anni nel lancio della competizione causato dall’intervento della Uefa.

Secondo Calcio e Finanza però esiste anche un secondo scenario “in cui la richiesta danni miliardaria potrebbe toccare la doppia cifra, scenario legato però all’ipotesi che la Superlega (e di conseguenza le sue tre divisioni annunciate a dicembre dello scorso anno) che non veda mai la luce. In questo caso l’orizzonte temporale considerato è pari a 23 anni, che altro non è se non il periodo concordato a livello legale nella costituzione della Super League Company, la società nata per la gestione della manifestazione”.

I motivi della richiesta danni

Il ragionamento su cui si basa la richiesta dei danni, spiega Calcio e Finanza, parte dal presupposto di diverse evidenze. Innanzitutto la Superlega   aveva ottenuto un finanziamento da 4 miliardi di euro negoziato, documentato e garantito dalla banca d’affari JPMorgan i cui proventi sarebbero stati distribuiti ai club partecipanti. Ovviamente tale finanziamento non è più stato erogato. “Di conseguenza, i tassi di interesse molto convenienti che avrebbero potuto essere ottenuti in quel momento storico (risalente ormai a quasi tre anni fa) non sono più disponibili sul mercato. Su questa base si fonda la richiesta danni da parte della Super League Company”.

C’è poi un’analisi relativa alle partite che la Superlega avrebbe messo in campo in questi anni se si fosse svolta e al loro valore. Si trattava di partite di alto valore tra grandi club che hanno una differenza a livello di audience enorme rispetto ad alcune partite di minor qualità offerte attualmente dalla UEFA Champions League . Questo avrebbe portato ad un elevato valore dei diritti d’immagine della competizione

Infine, conclude Calcio e Finanza, c’è l’aspetto relativo al comparto commerciale relativo al fatto che tale competizione avrebbe aumentato la visibilità dei club partecipanti il che avrebbe portato anche ad un aumento dei ricavi dagli sponsor nel tempo.

 

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