La trattativa va avanti da mesi ma non si chiude mai. E se Mbappé va al Real Madrid, al Psg si apre una finestra. L’Inter lo valuta 150 milioni
Lautaro, il rinnovo non è così facile: vuole almeno 10 milioni, l’Inter è ferma a 8. È quel che scrive la Gazzetta dello Sport.
Il 10 dell’Inter vuole 10. Almeno 10 milioni di partenza per allungare il contratto nerazzurro che, comunque, non scade né domani e neanche dopodomani. Lautaro Martinez, 10 sulla maglia e fascia al braccio – entrambe gli donano -, è in trattativa da mesi ormai per prolungare fino al 2028 la storia d’amore con l’Inter: al momento, comunque, si regge su una comoda intesa fino al ‘26. La cifra richiesta a cui vanno aggiunti i bonus è, però, ancora di un paio di milioncini sopra la base fissa su cui ragionano i dirigenti nerazzurri (8 milioni, sempre più la parte variabile) ed ecco spiegato il perché della firma che ancora tarda.
Lautaro, occhio all’effetto domino
Niente fretta, intesa possibile fino al ‘28 Ma se Mbappé va a Madrid, occhio all’effetto domino… considera l’argentino un gioiello da 150 milioni. La valutazione è figlia dell’attuale contratto e dell’exploit poderoso in stagione, mentre con un occhio si guarda al possibile domino di punte d’estate: un volo Parigi-Madrid per Mbappé porterebbe conseguenze, allora perché escludere l’assalto di una big a Martinez?
Bastoni elogia il lavoro di Antonio Conte
Il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni racconta all’ex compagno di squadra Andrea Ranocchia nel suo podcast Frog Talks così la sua esperienza in nerazzurro
“Ho fatto a Parma una stagione in prestito e poi ho avuto la fortuna di trovare Conte qua all’Inter. Io ho fatto le guerre per andare via quell’anno (nell’estate 2019, ndr), avevano appena preso Godin, c’erano Skriniar e c’era De Vrij. Mi sono detto ‘che ci faccio qua?’, avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato però a un livello diverso, poi Conte ha insistito e sono rimasto”.
Nel podcast pubblicato dall’Inter su Spotify. “Ogni tanto con Barella ne parliamo, abbiamo fatto una fatica allucinante con Conte, ma stavamo talmente bene che passava. Inzaghi ha trovato un gruppo di ragazzi perfetti, ragioniamo da squadra, non c’è quello che dice ‘non gioco e faccio casino’. Invece siamo tutti mentalizzati per far bene. Io qua sto bene, adesso sono uno dei più ‘anziani'”.