Al Corsera: «La gente mi fermava per strada, chiedendomi se ero la moglie di Aldo, Giovanni e Giacomo! Dovevo spiegare che non ero trigama».
Marina Massironi racconta al Corriere della Sera come è nato il trio con Aldo, Giovanni e Giacomo. Prima l’incontro con Giacomo Poretti, suo primo marito, alla scuola di recitazione di Busto Arsizio. Con lui i primi provini e i tanti no
Però non vi siete arresi…
«Assolutamente no! Ci siamo inventati di tutto, abbiamo creato il duo Hansel&Strudel, esibendoci nei cabaret, nei piano bar, nelle pizzerie, nelle discoteche… Facevamo spettacoli per bambini negli asili e, dopo la messinscena, venivamo invitati a pranzo insieme ai piccoli scolari: ci sedevamo su sedie piccolissime, davanti a tavolini bassissimi, davvero divertente. E non solo: ci esibivamo persino nei supermercati».
La nascita del trio con Aldo, Giovanni e Giacomo
Come le venne in mente di fare la presentatrice nella gag dei Bulgari, con l’occhio che si apriva e si chiudeva?
«Quelle serate erano un’improvvisazione continua. Loro facevano i folli numeri circensi da improbabili prestigiatori dell’Est. Io dovevo trovare un ruolo che ribaltava la figura della classica presentatrice spigliata, sorridente, accattivante… Allora mi sono ispirata a un mio problemino personale».
Quale?
«Quando mi trucco un occhio, l’altro lo chiudo completamente e il mio fidanzato dell’epoca mi disse: perché non fai la presentatrice con l’occhio che si apre e si chiude? Il difetto si è trasformato in una comica virtù, diventando un tormentone…».
Incidenti curiosi quando facevate teatro?
«Innumerevoli. Una volta, durante le repliche di uno spettacolo, Aldo si fa male con un chiodo in camerino e gli viene fasciata una mano. Ma quando torna a casa, il suo cane gli morde l’altra mano… e nei giorni seguenti dovette recitare con entrambe le mani fasciate! Mentre Giacomo una sera, dietro le quinte, si scontra con Aldo e si è rotto il naso…».
Marina Massironi e l’addio al trio
Si è mai pentita di aver, in seguito, lasciato definitivamente il Trio?
«No, anche perché è stata una separazione consensuale, così come lo era stata quella dal marito Giacomo, con il quale siamo sempre rimasti in ottimi rapporti. Dopo aver interpretato, anche al cinema, la moglie o la fidanzata di Aldo, poi di Giovanni e di Giacomo, ho finito il giro e ho imboccato un altro percorso, con altri film e altri registi. Però la cosa curiosa — aggiunge — è che, a furia di lavorare con loro tre, la gente mi fermava per strada, chiedendomi se ero la moglie di Aldo, Giovanni e Giacomo! Dovevo spiegare che non ero trigama».