Quello schema del gol il Milan lo fa sempre e sono anni che lo insegnano nelle scuole calcio.
Cesare – Caro Guido sconfitta del Napoli contro un Milan abbordabile e non trascendentale. Il Napoli ha iniziato con il 3-5-1-1 ma nei primi 20 minuti ha aggredito alto il Milan riuscendo rapidamente a recuperare palla e sfiorando anche il gol. Poi finito l’effetto sorpresa, l’aggressività e la spinta iniziale il Milan è venuto fuori, il Napoli ha preso gol su un disastro difensivo e poi ha subito troppo passivamente non riuscendo mai a tirare in porta. Quello schema del gol il Milan lo fa sempre e sono anni che lo insegnano nelle scuole calcio. Il gol ha rotto l’equilibrio della partita e lo abbiamo preso con una serie di errori a cominciare da Lobltka che ha lasciato andare via Theo (l’ennesima volta che non si commette un fallo tattico diventato ormai un mantra per centrocampisti come Calhanoglu che ne fa una costante da impunito), a Rrahamani, Ostigard, Juan Jesus e Gollini. Una vera imbarcata. E Mazzarri ha detto che avevano anche provato in allenamento come contrastare l’azione del gol! Poi nel secondo tempo con il 4-3-3 il Napoli si è giocato la partita, vi è stato un palo ed un altro paio di occasioni e secondo me meritavamo il pareggio.
Guido – Comunque il Napoli sta pagando più di tutto l’assenza di Osimhen. Ormai manca da mesi tra infortuni, bizze e Coppa d’Africa e ormai il Napoli gioca senza un centravanti adeguato. Simeone, dopo l’anno magico dello scudetto subentrava e segnava ogni volta che toccava il pallone, quest’anno è ritornato ad essere il giocatore mediocre che tutti conoscevamo. Raspadori a sua volta quando gioca risulta quasi sempre spaesato e impalpabile. Il Napoli ora più che mai ha bisogno di ritrovare i gol di Osimhen. Comunque è alla luce del sole che il Napoli ha più qualità offensive (ha ottimi giocatori sia tra i titolari che tra le riserve che definirei addirittura di lusso) che difensive (con i difensori lasciamo molto a desiderare) quindi la squadra, al di là dello schema, deve giocare in modo propositivo e non può giocare difendendosi sulla linea dell’area di rigore, arroccandosi e aspettando.
Mazzarri un’identità al Napoli non l’ha data e non la darà.
Cesare – Mazzarri deve decidersi e dare una identità a questa squadra che se no va in confusione. E poi deve evitare di metterci del suo con scelte come tenere in campo tanto tempo un impalpabile Zielinski (tenendo fuori un ritrovato Lindstrom che ha bisogno di giocare) e come togliere Mazzocchi che era tra i migliori e spingeva sulla fascia per mettere un rientrante Olivera. E su Zielinski inutilmente in campo a lungo l’allenatore ha contraddetto la filosofia esternata dal Presidente: far giocare chi va valorizzato e capito fino in fondo ed è proprio il caso di Lindstrom.
Guido – Cesare tu dici che Mazzarri deve decidersi e dare una identità a questa squadra. Ma il tempo è scaduto quest’anno di identità non c’è da parlare nemmeno. La conquista di un posto in Champions è un sogno ormai irraggiungibile. La classifica è dura e il 9° posto ci condanna dalla difficile lotta. E non resta che vivacchiare fine alla fine. Sarà pur vero che mancano tantissime partite ma le avversarie sono forti e tutte in palla. Compresa la Roma di De Rossi.
Gollini – Cesare: indeciso sul gol; Guido: colpevole
Ostigard – Cesare: mediocre; Guido: scarso
Rrahmani – Cesare: modesto; Guido:scarso
Juan Jesus – Cesare: scarso; Guido: scarso
Di Lorenzo – Cesare: modesto; Guido: insufficiente
Mazzocchi – Cesare: buono; Guido: buono
Lobotka – Cesare: sufficiente; Guido: così così
Anguissa – Cesare: buono; Guido: sufficiente
Zielinski – Cesare; scarso; Guido: deprimente
Kvara – Cesare: grande; Guido: ottimo
Simeone – Cesare: modesto; Guido: inguardabile
Politano – Cesare: buono; Guido: buono
Lindstrom – Cesare: buono; Guido: ottimo
Raspadori – Cesare: impalpabile; Guido: inguardabile
Ngonge – Cesare; s.v.; Guido: s.v.
Olivera – Cesare: s.v.; Guido: s.v.
Mazzarri – Cesare: scarso; Guido: in confusione