A Eurosport: «Le Olimpiadi sono un evento molto grande che penso che ogni giocatore sogni di vincere, ma i tornei dello Slam restano più importanti»
Medvedev su Alcaraz
«Ha iniziato la sua carriera in modo pazzesco, alla sua età è subito diventato il numero 1 del mondo più giovane della storia; e questo già dice tutto. Forse è per questa ragione che in questo momento dove sta perdendo qualche partita in più, inizi a vedere gente che dice “ha perso un po’ di fiducia”. Ha ancora 20 anni, è molto giovane, è normale che ancora in carriera possa avere degli alti e bassi. Ma il talento che ha è davvero incredibile. Lo abbiamo capito subito quando è arrivato nel tour.
Ricordo a un certo punto che era intorno alla top 100 e di stava allenando con Rublev. Andrey è uno dei colpitori più forti nel circuito e all’epoca penso che Carlos avesse 17 anni; lo vidi e pensai “wow, colpisce più forte di Andrey”. Questo ragazzo ha un grande potenziale. Sarà interessante vedere come affronterà tutte le cose che deriveranno dal continuare a giocare bene a tennis, dall’avere molti sponsor, dal creare molto interesse, tutte cose del genere che già ha ma che continueranno a lungo nella sua carriera. Alcuni ragazzi le gestiscono facilmente, altri sentono la pressione e gestiscono la situazione in modo diverso. Penso che sia ancora giovane per trarre delle conclusioni definitive a suo riguardo, vediamo come se la caverà tra qualche anno»
Alcaraz preferisce oro olimpico allo Slam
«Sono in un certo senso sorpreso. Mi chiedo perché lo abbia detto, se era perché guardava tanto le Olimpiadi da bambino, o per ragioni diverse, perché è davvero interessante come affermazione. Quando ho giocato le Olimpiadi a A Tokyo volevo davvero giocare bene e dopo aver perso contro Pablo Carreno Busta nei quarti di finale sono rimasto molto, molto deluso.
Per una settimana mi sono sentito davvero male, cosa che normalmente non mi succede, per digerire le partite perse di solito ci metto qualche ora. Sicuramente le Olimpiadi sono un evento molto grande che penso che ogni giocatore sogni di vincere, ma penso che i tornei dello Slam – secondo me – abbiano ancora un vantaggio su tutto, restino un po’ più importanti di tutto il resto nel mondo del tennis. Poi, certo, le Olimpiadi sono sicuramente importanti, così come lo sono le ATP Finals. E penso che la cosa che accomuni questi tornei è che quando sei lì ha la sensazione di dire a te stesso ‘wow’, per vincere devo essere al mio miglior livello e sarebbe una grandissima cosa riuscirci’. Questa è la differenza rispetto ad altri tornei»