«Ngonge non dovrebbe essere convocato. In questo momento il Cagliari vale il Barcellona se il Napoli vuole sperare nel quarto/quinto posto»
Domani ci sarà la partita tra il Cagliari e il Napoli. Una partita fondamentale per sperare di inseguire ancora il sogno Champions e per sbloccare la squadra in trasferta, dove il Napoli non segna da cinque partite. Massimo Ugolini, inviato sky, dà degli aggiornamenti sulla preparazione della squadra.
Napoli, turnover a Cagliari. Torna Zielinski a centrocampo
«Osimhen non dovrebbe essere in dubbio. Bisogna capire le condizioni di Ngonge, che non dovrebbe essere convocato. Trauma distorsivo alla caviglia che continua a dargli noia. Francesco Calzona attingerà a piene mani alla rosa, vedremo un Napoli nel segno del turnover. In ballo la posizione di Zielinski, che dovrebbe essere titolare. Calzona ieri si è confrontato con i giocatori, che conosce molto bene, sin dai tempi di Maurizio Sarri. E’ più che un’opzione vedere Zielinski dal primo minuto a Cagliari, considerando che Traorè ha fatto bene, ma non ha i 90 minuti delle gambe. E’ ovvio che, al di là della formazione, il Napoli deve ritrovare il feeling in trasferta, dove non vince da novembre. Cinque partite, 1 solo punto in casa della Lazio, 0 gol realizzati. In questo momento il Cagliari vale il Barcellona se il Napoli vuole raccogliere le ultime residue speranze di sperare per il quarto/quinto posto. Bisogna vedere se Calzona sta continuando a toccare le corde giuste dopo il buon impatto della squadra contro il Barcellona».
Zielinski, secondo la Gazzetta, è stato al centro delle discussioni tra Calzona e De Laurentiis
De Laurentiis ieri a Castel Volturno ha parlato a lungo col nuovo tecnico Calzona. Scrive la Gazzetta con Salvatore Malfitano.
Si è discusso inoltre anche dell’utilizzo delle risorse a disposizione. (…) Tra questi, c’è Piotr Zielinski. Divenuto a tutti gli effetti un simbolo, una turbolenta trattativa per il rinnovo l’ha reso inviso agli occhi del presidente. Escluderlo dalla lista Champions in favore di un acquisto a tempo come Traorè, il cui riscatto al momento non sembra uno scenario concreto, è parsa una motivazione labile, considerando anche la qualità del polacco a cui si è deciso di fatto di rinunciare in un’occasione così delicata come gli ottavi. Calzona lo conosce bene e con ogni probabilità, in una situazione normale, ne avrebbe certificato lo status di titolare.