In conferenza: «Potevamo perderla ma l’abbiamo pareggiata. Ringrazio il pubblico che ci ha supportato nei momenti di sofferenza»
Al termine della sfida di Champions tra Napoli e Barcellona, il tecnico del Napoli, Francesco Calzona ha parlato in conferenza
Le parole di Calzona
Le sensazioni del debutto: «Il nostro pubblico è stato fantastico perché nella prima mezz’ora in ci eravamo in difficoltà non ho sentito un fischio, per cui ringrazio i tifosi»
Cosa ti è piaciuto? «Mi è piaciuta la voglia di recuperare la partita. Dobbiamo lavorare tantissimo a livello tattico»
Come giudica la partita «Ho chiesto alla squadra di stare stretta compatta e nella prima mezz’ora non lo abbiamo fatto e abbiamo subito dei cambi campo. Chiaramente siamo andati in difficoltà, però hanno dimostrato che non vogliono mollare e che hanno voglia di mettersi a posto. Potevamo perderla ma l’abbiamo pareggiata e pensavo anche che potevo vincerla»
Come sarà a Barcellona? «È chiaro che giocare a Barcellona è difficile per tutti. Questo pareggio ci tiene in corsa e noi vogliamo passare il turno»
Cosa si può fare in due settimane? «Questa squadra in questi mesi ha cambiato modulo perdendo delle certezze. Ogni allenatore ha le sue idee, io voglio molto ordine in campo. C’è poco tempo e io lo sapevo, ma penso che possiamo migliorare, non so quanto, perché dipende anche da altre cose»
Su Raspadori «Raspadori è un giocatore di grande intelligenza e disponibilità. Ha le qualità per giocare in tanti ruoli. Ho parlato con lui e gli ho detto dove volevo metterlo, lui è stato disponibile e mi è piaciuto quello che ha fatto. Ora lo voglio sfruttare davanti perché stiamo segnando poco»
Come ha visto la squadra fisicamente? «Il problema è più mentale che fisico perché la reazione degli ultimi 20 minuti dice che fisicamente stiamo abbastanza bene»
Caso Kvara? «Kvara è stato sostituito e magari la prestazione non è stata fantastica, ma è normale che un calciatore può avere una serata storta. Si metterà sotto e lavorerà, gli è mancato il guizzo, ma non ha fatto male tatticamente»