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Napoli Basket ha vinto la Coppa Italia dopo 18 anni, ma questa è un’altra società (Gazzetta)

Ha giocato 17 ore dopo una semifinale vinta al supplementare dov’era sotto di 12 punti contro Reggio Emilia a 5 minuti dalla fine

Napoli Basket ha vinto la Coppa Italia dopo 18 anni, ma questa è un’altra società (Gazzetta)

Napoli Basket vince la Coppa Italia dopo 18 anni, ma questa è un’altra società. Lo racconta anche la Gazzetta dello Sport. La Gevi Napoli ha vinto la Coppa Italia battendo Milano in finale.

Oltre ad essere sfavorita, Napoli ha giocato 17 ore dopo una semifinale vinta al supplementare dov’era sotto di 12 punti contro Reggio Emilia a 5 minuti dalla fine. Da quel momento in poi, ha cambiato il suo destino e, raccogliendo energie impensabili, ha continuato a giocare la sua pallacanestro riportando la Coppa a Napoli 18 anni dopo quella di Lynn Green e Piero Bucchi e a 56 dalla prima edizione vinta dalla Partenope di Gavagnin e Maggetti.

Questa è un’altra società. È un’altra storia. Quella di Igor Milicic, tecnico croato che due anni fa ha portato la Polonia in semifinale all’Europeo battendo la Slovenia di Doncic.

È la forza di inerzia della semifinale a lanciare Napoli che nei primi 5 minuti segna 15 punti alla difesa più forte della Serie A. Ennis ha ancora la stessa carica di quel pazzesco ultimo quarto contro Reggio Emilia.

Ettore Messina ha così commentato:

«Sappiamo di aver fallito – dice Ettore Messina – Napoli ha vinto con merito e noi abbiamo giocato in modo mediocre. Vorremmo capire il perché visto che siamo una squadra esperta. È così da inizio stagione, quando pensiamo di aver raggiunto un buon livello, arriva il passo indietro».

Il Corrmezz a novembre sul Napoli basket primo in classifica

Scrive il Corriere del Mezzogiorno con Carmelo Prestisimone.

Segna quasi 87 punti di media, subisce 79,5 e ha in Zubcic il miglior realizzatore del campionato (18,6). Per giunta ha un PalaBarbuto sempre pieno, anche domenica registrato il quarto sold out con 4mila spettatori.

Ci saranno, insomma, delle buone ragioni per cui la Napoli del canestro, targata Gevi, vola sopra tutti: prima in classifica con Virtus, Brescia e Venezia e sabato proverà il sorpasso a Pistoia magari per sostare, stavolta solitaria per qualche ora, sulla vetta dei giganti del basket.

Un evento del genere non accadeva da 17 anni quando l’allora Carpisa di Piero Bucchi dopo proprio 17 giornate condivideva la testa della graduatoria con Siena, Fortitudo Bologna e Treviso. Un’autentica rivelazione, oltreoceano direbbero underdog, considerando le due ultime stagioni dove la salvezza è arrivata in extremis. Dalla primavera ad oggi il reset è stato terapeutico. I tre proprietari Grassi, Tavassi e Amoroso hanno ingaggiato un professionista della palla a spicchi come Alessandro Dalla Salda che ha scelto Pedro Llompart da direttore tecnico con il sostegno di Peppe Liguori, bandiera sul parquet di Puteoli e manager di Sant’Antimo che dalla C ha raggiunto l’A2. Un cambio di passo chiaro, irruento addirittura.

Bandito il profilo di club locale e orientata la svolta quindi con un’immagine internazionale suffragata anche dall’ingaggio del tecnico della Polonia Igor Milicic, un drago della panchina.

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