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Mazzarri: «La squadra ha imparato a difendere a tre e a quattro. Adesso possiamo anche cambiare in corsa»

In conferenza: «Dobbiamo essere più arrembanti quando attacchiamo. In allenamento ho calcato su l fatto che dobbiamo anche calciare da fuori area»

Mazzarri: «La squadra ha imparato a difendere a tre e a quattro. Adesso possiamo anche cambiare in corsa»
Ci Napoli 13/01/2024 - campionato Serie A / Napoli-Salernitana / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Napoli-Hellas Verona si gioca domani alle 15:00. Oggi pomeriggio alle 16 la conferenza stampa di Walter Mazzarri. Insieme al tecnico presente anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

La conferenza stampa di Mazzarri

Soddisfatto del mercato?

«A Gennaio ci sono sempre difficoltà, si cerca di fare il meglio e penso si sia fatto un buon lavoro».

Difesa a quattro?

«Il modulo lo vedrete domani, in più posso dire: la squadra è riuscita a lavorare una settimana piena, è una cosa buona da qua alla fine dell’anno. Hanno imparato a difendere a tre con il 3-4-3, il 3-5-1-1 e a quattro. Fare più moduli può essere un vantaggio da qui alla fine dell’anno. Adesso possiamo anche cambiare in corsa e da qui alla fine dell’anno in base all’avversario».

Cosa cambiare rispetto all’ultima partita con la Lazio?

«Se vedete le ultime partite, sia il pareggio immeritato col Monza creando tantissimo, in altre invece… nelle ultime abbiamo creato poco davanti per vari motivi. Con la Lazio per un modo, con l’Inter non era facile. Al di là della gara col Torino che cancellerei, ero anche squalificato io… è una brutta gara, nelle altre siamo stati ben solidi. Siamo tornati una squadra che non va in difficoltà. Dobbiamo essere più arrembanti per fare gol, non aspettare come fatto nell’ultima vinta all’ultimo minuto senza attendere 4-5 palle gol per segnare. Anche da fuori area bisogna iniziare a tirare, non si può entrare sempre col triangolo».

Il Napoli gioca con la pressione di chi non può più sbagliare?

«Il Verona è stata sempre una squadra ostica. Spero che i ragazzi abbiano capito la difficoltà di domani. , bisognerà sbloccarla, ma la verità è che se guardate le altre grandi squadre, tutti ci provano con un calcio propositivo e bisogna stare molto attenti, giocare bene e sbloccarla».

Su Zielinski:

«Noi proviamo a raggiungere il quarto posto, noi abbiamo la possibilità di arrivarci tranquillamente. In classifica siamo lì tutte. Zielinski sta male, non si è allenato e non sarà convocato».

Cosa serve per segnare? Con la difesa a tre la squadra è più difensiva?

«Il 3-4-3 è un modulo comunque offensivo, poi dipende chi gioca. Può essere offensivo per esempio con Zerbin a destra, un altro a sinistra e 3 attaccanti diventa offensivo, un 3-2-3. Sono numeri, l’importante è creare certe situazioni. A voi non piace questo gioco, ma vedete col Monza quante palle gol abbiamo creato, ma da un punto di vista dell’allenatore cosa bisogna chiedere se sbagli di fronte al portiere? Nelle ultime poi non ci arrivi mai e cambia il discorso».

Anguissa, Natan, Traoré, tutti convocati?

«Olivera non ci sarà. Natan è già da tre giorni che si allena. Anguissa sta bene, Traorè sarà convocato, avrà un minutaggio ridotto. Forse una ventina di minuti».

Le condizioni dei nuovi arrivati:

«I nuovi stanno tutti bene. Sono tutti in grado di giocare, meno che Traoré che ha fatto una mini preparazione. Il resto sono tutti impiegabili,  almeno per un minutaggio abbastanza lungo. Anche il ragazzo che è venuta da Verona sta molto bene».

Vittoria importante per la classifica?

«E’ una squadra di bravi ragazzi, dobbiamo sentire una miscela per non fargli sentire troppo la pressione. In troppe gare siamo rimasti in 10, sentono le difficoltà ed eccedono in alcune cose. Dovrò fargli capire il giusto equilibrio, il calcio è concentrazione, non tensione, altrimenti si fanno dei guai come a Roma. Chiedo anche al pubblico una mano, ma questo non dovrebbe essere un problema».

Mazzarri su Lindstrom:

«Il ragazzo è valido di base. Può essere un valore aggiunto. Quando vengono da un’altra realtà con il tatticismo che abbiamo noi non è semplice. Nel suo ruolo c’erano giocatori già importanti, l’importante che il ragazzo cresca, pian pianino si integra nel nostro calcio. Anche negli allenamenti è molto positivo, io sono fiducioso che da qui a poco possa darci una mano».

Squadra pronta per sostenere due attaccanti contemporaneamente?

«Dipende da cosa si intende. Ngonge è un ragazzo che può giocare da centravanti di manovra, al posto di Politano può anche giocare. L’unica partita che noi abbiamo vinto e ho messo Raspadori dietro la prima punta mi sembra sia stata con il Cagliari. In passato quando si è cambiato modulo, e si passava al 4-2-3-1, non sempre è adnata bene. Se non facciamo gol e la partita è in equilibrio, chiaro che tentiamo il tutto per tutto».

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