Oggi lo staff medico del Napoli valuterà se potrà essere convocato per la gara contro il Genoa. Dovrebbe entrare a gara in corso
Osimhen ha avuto problemi gastrointestinali, si è portato dietro vari acciacchi in Coppa d’Africa. A scriverlo è il Corriere del Mezzogiorno con Ciro Troise.
Il grande giorno è arrivato: Victor Osimhen oggi sarà a Napoli per aggregarsi di nuovo alla squadra dopo l’esperienza in Coppa d’Africa. Dopo lo scudetto, ha sognato il trionfo con la sua Nigeria ma si è fermato in finale, subendo la rimonta della Costa d’Avorio. Ha stretto i denti, superato dei problemi gastrointestinali, si è portato dietro qualche acciacco durante il torneo.
Al rientro sarà monitorato dallo staff medico del Napoli che valuterà se potrà essere convocato per la gara contro il Genoa. Farà al massimo un allenamento domani con i compagni, Mazzarri non lo schiererà dal primo minuto ma, se le sue condizioni fisiche lo permetteranno, potrà essere una risorsa a gara in corso.
Simeone è in vantaggio su Raspadori, per il Cholito sarebbe un’altra gara da ex. Garantisce la profondità e maggiore impatto fisico a differenza di Raspadori che è un centravanti di manovra, riesce ad esprimersi in maniera brillante se la squadra riesce ad essere corta, a giocare con triangolazioni negli spazi stretti senza dare punti di riferimento. Osimhen anche per una ventina di minuti è una soluzione importante, una risorsa preziosa per aumentare il peso dell’attacco. Parlano i numeri a favore di Victor, lo status di miglior marcatore del Napoli nonostante abbia sfiorato i tre mesi di stop tra l’infortunio di ottobre e la Coppa d’Africa certifica il suo spessore.
Osimhen, i rimpianti di De Laurentiis per aver detto no in estate ai 150 milioni del Psg (Corsport)
Osimhen, i rimpianti di De Laurentiis per aver detto no in estate ai 150 milioni del Psg. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.
Dallo scudetto in poi, Osimhen s’è trasformato in un caso ricorrente, un conflitto intestino logorante che ha avuto un peso in quest’avvio di stagione, insospettabile per una squadra che l’anno scorso ha dominato (e demolito) il campionato pure con i suoi 26 gol.
Il rinnovo che è sinonimo di addio
Però, poi, è arrivata l’estate, un’offerta del Psg rimasta nella penombra, centocinquanta milioni di euro che adesso rappresentano un oceano di rimpianti, un braccio di ferro per il rinnovo che ha avuto bisogno di una dozzina di appuntamenti, prima della firma del 23 dicembre, la clausola da 130 milioni e le dichiarazioni sul futuro, ormai orientato da Osimhen («Ho già chiaro il piano, so cosa voglio fare, ho già preso la mia decisione sul prossimo step da compiere e so che molti associano il mio nome alla Premier, uno dei campionato più belli del mondo») e legittimato dalla pubblica ammissione di De Laurentiis («Sapevamo già dalla scorsa estate che Osimhen sarebbe andato al Paris Saint Germain, al Real Madrid o in Inghilterra»).