Al Club Napoli Parlamento in versione lobbista. Arriva anche Lotito. Basta procuratori, le società siano agenti dei calciatori. Allarmanti dati sul calcio in tv
Prove tecniche del partito del calcio, De Laurentiis va in Senato con una serie di proposte di legge
Prove tecniche del partito del calcio. Ieri, nella conferenza fiume a Castel Volturno, ne aveva accennato Aurelio De Laurentiis. Rispondendo a una domanda sulla stadio, aveva detto:
«Vedi (rivolgendosi al giornalista che gli aveva posto la domanda) il problema è che le leggi, come dice Lotito, si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici. Poiché il calcio non è amico di nessuno perché dicono che siamo ricchi, spendaccioni, non ci hanno aiutato mai questi dello Stato, non si sa perché. Non capiscono che hanno 27 milioni di tifosi che possono essere 27 milioni di voti. Hai mai immaginato se qualcuno, Lotito che vuole fare la politica, fa il senatore, Galliani altro senatore, immagina se loro due lanciassero l’idea di fare un partito politico del calcio. Che forza avrebbe sto partito? Forse finalmente si farebbero le cose, forse. O forse finirebbe tutto in una gran risata, probabilmente».
L’aveva buttata là. Fatto sta che oggi pomeriggio al Senato era in programma l’appuntamento col Club Napoli Parlamento. Senatori e deputati attendevano il presidente del Napoli e si aspettavano il solito incontro a metà tra cazzeggio e insider calcistici, conoscere l’umore della squadra e magari avere qualche dritta di mercato per il futuro. I parlamentari invece sono rimasti spiazzati. De Laurentiis si è presentato all’incontro col piglio più adatto a una riunione di lobbisti. Con lui, anche l’amministratore delegato Chiavelli e l’avvocato Grassani.
A fare gli onori di casa il presidente del Club Gianluca Cantalamessa (Lega) e il vice Arturo Scotto (Pd). De Laurentiis ha presentato una sorta di decalogo, una serie di proposte per migliorare – dal suo punto di vista, dal punto di vista dei club – il calcio italiano.
I punti elencati da De Laurentiis
I principali punti elencati da De Laurentiis sono stati:
– Liberalizzazione del concetto di stadio. «Non posso perdere due tre anni a non fare cinema per stare appresso a questioni burocratiche che riguardano lo stadio».
– Partecipazione dei club alla distribuzione dei proventi delle scommesse sul calcio.
– Abolizione della figura del procuratore. Le società di calcio devono diventare agenti dei calciatori.
– Abolizione della legge Melandri.
– Legge contro la pirateria tv. Dai dati emersi, gli abbonamenti al calcio in tv sarebbero scesi dai 4,4 milioni ai tempi di Sky a 1,7 milioni con Dazn.
– Eliminazione degli steward e introduzione sugli spalti della polizia privata pagata dai club.
I parlamentari sono rimasti spiazzati da tanta determinazione. Ancor più quando hanno visto spuntare Claudio Lotito che tutto è tranne che tifoso del Napoli. Evidentemente l’idea del partito del calcio non è così fantascientifica, sta muovendo i primi passi a livello lobbistico.