Al Messaggero: «Vedovo inconsolabile di Mourinho. Ho detto troppi sì nella mia carriera e ora sono anche ingrassato, che fatica la dieta»
Ricky Memphis torna a recitare nei panni di Ciceruacchio, l’eroe popolino del nostro Risorgimento, nella mini serie di Rai1 Mameli – il ragazzo che sognò l’Italia, in onda il 12 e 13 febbraio su Rai1. L’attore ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero in cui parla dei suoi 30 anni di carriera che ora gli sembra pi difficile di prima
«Ho detto troppi “sì”»
«Sicuramente ho detto troppi sì che non mi hanno portato a fare scelte giuste. Questo per pigrizia, ingordigia ma anche semplice amicizia. Rifarei tutto, anche se mi sono seduto sugli allori e mi sono lasciato un po’ andare: sono anche ingrassato. Ora però sono a dieta, che fatica…».
Farà l’attore per sempre o a una certa età è meglio mollare? «Vorrei staccare in tempo per non sentirmi ridicolo». Mai successo? «Qualche volta, ma poi ci ho riso sopra. Forse sono soltanto un po’ presuntuoso»
Suo padre, morto quando lei aveva 4 anni, che tipo era? «È morto in un incidente d’auto, a trent’anni. Ancora oggi penso a come sarebbe stata la mia vita se fosse rimasto con me». E la risposta qual è? «Sarebbe stata tutta diversa. Non avrei conosciuto il disagio e il se so di inadeguatezza». È vero che era un fascista? «Papà, che lavorava alla Siemens come perito tecnico, era un fascistone. Il mio secondo nome è Benito… Per lui doveva essere il primo, però mia madre si oppose e fecero un’estrazione con dieci bigliettini: lui barò e scrisse Benito nove volte, so- lo che uscì l’unico su cui mia madre aveva scritto Riccardo».
Ricky Memphis orfano di Mourinho
Orfano di Mourinho?
«Vedovo inconsolabile. Massimo rispetto per De Rossi, ma far fuori il Mister in quel modo è stato troppo brutto»