L’arbitro ha commesso un grave errore sulla punizione finale che poi Garbisi ha mandato sul palo. Ma il pari in Francia è un risultato storico

Rugby, c’è un’Italia contenta anche se l’arbitro le ha negato una storica vittoria. Come avvenuto domenica nel 6 Nazioni nella sfida contro la Francia.
Scrive Repubblica:
L’arbitro avrebbe dovuto fermare il cronometro, o far ribattere la punizione alla fine di Francia-Italia: perché due giocatori di casa si muovono chiaramente in direzione di Garbisi, quando l’apertura sta per calciare. Non potevano farlo: il regolamento prevede che gli avversari restino immobili e a 10 metri di distanza. Ridley, il direttore di gara, ha commesso un grave errore. È stato criticato anche dal gallese Owens, che in circostanze simili aveva ordinato di ripetere il tiro: era un Irlanda-All Blacks del 2013, la seconda volta il neozelandese Cruden non fallì e ribaltò il risultato in favore della sua squadra. Ma quello di Lille è un pari talmente iconico, nello sfortunata sequenza finale — il numero 10 s’affretta a rimettere l’ovale sul conetto, batte quando mancano solo 3 secondi, colpisce il palo — che vale quanto e forse più di una vittoria.
Ma c’è fiducia nel presente e nel futuro.
Questa Nazionale giovane e coraggiosa può giocarsela (quasi) con chiunque. «Non siamo più prevedibili », spiega il ct Gonzalo Quesada. Che in poco più di un mese ha cambiato il volto della squadra, riconoscendo i grandi meriti del suo predecessore (Crowley), consapevole però che non si può attaccare sempre e comunque.
Italia del rugby, Capuozzo contro i fischi francesi
Nel torneo Sei Nazioni, l’Ital rugby ha pareggiato contro la Francia 13-13. Sull’ultimo calcio ha colpito il palo e per regolamento doveva essere ripetuto, poiché alcuni giocatori francesi non si trovavano a 10 metri di distanza, ostacolando il marcatore Paolo Garbisi. Il terzino Ange Capuozzo ha criticato i fischi del pubblico francese:
«Erano ricorrenti. Anch’io sono francese, sono nato a Grenoble, e voglio dire che non è una bella immagine questa. Non è comune nel torneo. Avremmo potuto essere più rispettati. E’ un buono scenario per una prossima serie Netflix. Siamo in una grande competizione. La Francia dovrebbe riflettere su questo. Ora parlerò come italiano. Siamo considerati la squadra più piccola, abbiamo dimostrato molto coraggio. Avremmo potuto essere un po’ più rispettati».
L’allenatore Quesada ha parlato solo di “frustrazione”, senza soffermarsi sull’argomento: «Ho sentito qualcuno lamentarsi» ha dichiarato.