A Repubblica sul bacio alla Hermoso: «Chi non ha capito come bisogna rapportarsi con una atleta di alto livello è figlio della cultura dell’ignoranza»
Sara Gama, dopo il suo addio alla Nazionale di calcio femminile, ha rilasciato oggi una lunga intervista a Repubblica in cui ha parlato delle difficoltà per un’atleta femminile di fare carriere nel mondo del calcio professionistico
Contro chi si è dovuta scontrare?
«Sono tanti. Parlo di chi pensa che il calcio non si possa declinare al femminile».
Come quegli allenatori che, per criticare i propri giocatori, dicono che hanno giocato da femminucce. «Se ne sono sentite. Ma sono il retaggio di idee che vengono da molto molto lontano. Il calcio femminile è nato con quello maschile in Inghilterra a fine ’800 ma poi è andato a singhiozzo. In Italia è nato solo nel 1933 a Milano, poi il fascismo lo ha bandito per l’idea che facesse male alle donne. Certe frasi arrivano da questa cultura, da questa ignoranza. Ma per cambiare questo retaggio ci vuole tempo».
Che effetto le fece vedere il bacio di Rubiales a Jenni Hermoso dopo la finale dei Mondiali?
«Chi non ha capito come bisogna rapportarsi con una atleta di alto livello è figlio dello stesso retaggio»
A proposito di tennis: Sinner ha detto che odia i social e li usa solo per lavoro. Lei?
«Qualcosa di simile. Oggi dietro uno schermo ci si permette di dire cose che di persona nessuno avrebbe il coraggio di dire. Questo ha un impatto sulla vita dei calciatori, delle calciatrici: si propagano opinioni a macchia d’olio, questo incide sulla qualità di vita di atlete e atleti. Sono cose che possono fare molto male, anche gli eccessi positivi».
Sara Gama: «I calciatori vanno dal parrucchiere»
Una curiosità: è vero che le calciatrici si truccano prima di giocare?
«Alcune calciatrici si truccano prima di andare in campo, sì, ma perché fa notizia? I calciatori si pettinano, fanno la skin care e vanno dal parrucchiere, mica si curano solo le donne: il calcio ormai è anche molto immagine. È cambiato il mondo, prima che lo sport».