A quel punto la frattura non sarebbe più ricomponibile. L’esposizione mediatica, voluta dall’agente Pastorello, non ha giovato a nessuno.
Acerbi rischia l’Inter è il titolone in prima pagina della Gazzetta. Altro che troppa pubblicità come ha detto in maniera infelice Luicano Spalletti. In caso di razzismo, il club nerazzurro romperà con lui. Stamattina Acerbi sarà sentito dalla procura della federcalcio.
Scrive la Gazzetta.
Francesco Acerbi e l’Inter sanno di mettere in gioco molto di più. Il futuro insieme, certo. E pure una macchia evitabile sulla carriera del giocatore e sul cammino del club, che tutti nel mondo Inter sperano ancora di riuscire a evitare.
Acerbi tira dritto. Ha visto e rivisto più volte (con i legali) anche i filmati del diverbio con Juan Jesus, è convinto di poter dimostrare come nelle parole rivolte al brasiliano non ci fosse alcun intento discriminatorio. E questo nonostante la stessa
società nerazzurra, che pure lo accompagna in questa vicenda, abbia provato a studiare con lui una strategia alternativa nei
giorni scorsi, anche dal punto di vista comunicativo. Ma l’esposizione mediatica, voluta anche dall’agente Federico Pastorello, non ha giovato a nessuno. Adesso al giocatore e anche al club non resta che andare fino in fondo. Poi, a vicenda chiusa, sarà l’ora di tirare le somme. L’esito della vicenda avrà le sue conseguenze, sulla linea che deciderà di tenere la società e dunque sul futuro del difensore.
Tutto dipenderà dall’entità e soprattutto dal tipo dell’eventuale squalifica alla quale potrebbe andare incontro Acerbi. A fronte di uno stop lungo – e dunque della natura discriminatoria confermata delle sue parole – l’Inter automaticamente multerebbe il difensore. Ma la sanzione economica non sarebbe il cuore del discorso. La frattura a quel punto non sarebbe più ricomponibile, ameno di clamorosi colpi di scena.
Acerbi ha sbagliato in campo e dopo, l’Inter è infastidita e imbarazzata (Il Giornale)
Acerbi ha sbagliato in campo e dopo, l’Inter è infastidita e imbarazzata. Lo scrive Il Giornale con Gianni Visnadi.
Ecco cosa scrive Il Giornale
Non è vero che sono cose di campo, non queste. E Acerbi ha sbagliato in campo e anche dopo, quando ha negato tutto in un’improvvida intervista, camminando fra telecamere e smartphone fra i viaggiatori della stazione Centrale di Milano (una
scena che per una questione tanto delicata nel 2024 non è accettabile: ma chi li segue, chi li gestisce, chi li consiglia questi professionisti milionari?). Da lì, la reazione social di Juan Jesus, che aggrava la posizione del difensore dell’Inter e della Nazionale, se mai ci tornerà.
Acerbi sostiene di avergli detto “ti faccio nero”.
Dopo l’incontro Marotta e l’avvocato Cappellini ci si aspettava il comunicato dell’Inter che invece non è mai arrivato.
Lungamente si è attesa un’altra comunicazione ufficiale, ma evidentemente Steven Zhang, che ha coordinato da Nanchino, ha preferito evitarla, prendendo semplicemente atto della linea difensiva di Acerbi, che ha ribadito di non avere offeso Juan Jesus con epiteti razzisti. Che il club prenda semplicemente atto e non si schieri pubblicamente, sembra un altro indizio non a favore della tesi di Acerbi. (…) L’Inter è infastidita e imbarazzata, del resto è sempre stata una società tra le più esposte contro il razzismo, fin dai tempi della gestione Moratti. E anche Steven Zhang ha continuato l’impegno con grande attenzione, come quando nel 2019 trasformò i buu di alcuni tifosi contro un altro giocatore del Napoli (Koulibaly) nell’iniziativa BUU (Brothers Universally United). Se Acerbi ha davvero sbagliato, l’Inter è la prima a essere stata danneggiata.