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Agassi: «Nadal non ha mai corso mezzo rischio non calcolato, la grandezza è efficienza»

Al Paìs: “Invece Alcaraz vuole rendere il tennis spettacolare ogni 10 secondi, è una strada più difficile”

Agassi: «Nadal non ha mai corso mezzo rischio non calcolato, la grandezza è efficienza»
Spain's Rafael Nadal receives medical treatment for his hip during the third set of play against Australia's Jordan Thompson at their men's singles match during the Brisbane International tennis tournament in Brisbane on January 5, 2024. (Photo by Patrick HAMILTON / AFP) / --IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE--

Rafa Nadal non corre mai nessun rischio che non possa correre. Ha sempre trovato il modo di fare quello che deve fare, all’interno di una partita, con un punto, con un colpo. Ha controllato il suo destino minuto dopo minuto, mentre Alcaraz ha scelto una strada più difficile, quella di renderlo spettacolare ogni 10 secondi. È fantastico per il gioco e bello da vedere, ma è il più efficiente?”. Andre Agassi s’è goduto l’evento mediatico di Netflix, la grande sfida tra Nadal e Alcaraz a Las Vegas e ne parla ai giornalisti spagnoli. Soprattutto parla di Nadal.

Posso solo dire che non c’è niente di peggio che avere un body watch che ti dice che ti resta poco tempo nel tennis, e alzare la testa e vedere Rafa dall’altra parte della rete”, dice raccontando del loro incrocio nel Tour. “Il suo fisico era già troppo dominante. È sempre stato molto gentile, ma molto ingeneroso“.

“Rafa merita di finire quando e dove vuole. Spero solo che il suo corpo glielo permetta. Ha preteso molto da se stesso nel corso degli anni. Alla fine tutti firmiamo assegni che possono essere incassati ad un certo punto. Sai, a volte arriva il momento in cui il corpo non ci ascolta più. Ma lui è intelligente. Ha esperienza e credo che possa negoziare per un periodo di tempo in modo da poter dire addio alle sue condizioni. L’esperienza di averlo visto in tutti questi anni mi dice che non lo farà finché non avrà svuotato l’ultima goccia nel serbatoio”.

Riguardo ad Alcaraz, “ha tutti gli ingredienti per distinguersi, ecco perché siamo tanto fiduciosi, ma allo stesso tempo nessuno deve darlo per scontato. Fa molte cose meglio di altri, ma ora deve definire e costruire il suo gioco per renderlo unico. E devi farlo su basi solide, non su basi che ti obblighino solo a giocare sempre in modo spettacolare.”Credo che questa sia una delle cose che Nadal, Federer e Djokovic hanno avuto in comune”.

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