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Aia nel caos. Abbatista si dimette: «Scendo dal treno impantanato nel puzzo del pregiudizio»

Lo scrive il CorSport. L’arbitro chiamato in causa dalle Iene parla di un’Aia «stuprata da mestieranti della poltrona e del voto»

Aia nel caos. Abbatista si dimette: «Scendo dal treno impantanato nel puzzo del pregiudizio»
Db Milano 30/01/2011 - campionato di calcio serie A / Inter-Palermo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: logo Associazione Italiana Arbitri

Eugenio Abbatista ha rassegnato le sue dimissioni dall’Aia. Di per sé non è una notizia di grande rilievo. Se non fosse che il Corriere dello Sport ricorda che Abbatista è l’arbitro chiamato in causa dalle Iene nel caso dei voti truccati.

Qualche giorno fa, le Iene aveva intervistato l’ex arbitro Morganti su un verbale relativo proprio ad Abbatista. Da lì i dubbi sui voti truccati agli arbitri e carriere favorite a discapito di altre. Ieri Abbatista ha inviato nelle chat di categoria un messaggio con cui annunciava il suo addio all’Aia.

Abbatista: «Aia stuprata da mestieranti della poltrona e del voto»

Dopo le dismissioni, aveva trovato un ruolo come Var PRO, «mettendosi a disposizione dell’associazione e non di professionisti dei “ricorsi”» ha scritto in una lunga lettera, girata sulle
chat arbitrali. Ha iniziato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, Abbattista, coinvolto in una vicenda che vide protagonisti anche Minelli e Baroni, dismessi alla fine di quella stagione e un anno dopo riammessi (nonostante avessero perso tutti i gradi di giudizio, compreso il Coni). Abbattista spiega le sue ragioni, scende da un «treno impantanato nel puzzo del pregiudizio» anche «e soprattutto per dolo e colpa di qualcuno di voi e non solo». E per «dolo e colpa, nomi e prove, ci saranno e ci sono già i legali». Parla di un’AIA «stuprata da mestieranti della poltrona e del voto», di non aver bisogno «di felpa e cappuccio e faccia annerita per parlare»“.

Le Iene contro l’Associazione Italiana arbitri, gli arbitri hanno truccato la classifica?

Le Iene tornano sul sistema arbitrale italianoFilippo Roma continua la sua inchiesta contro i vertici della classe. Secondo il servizio che andrà in onda questa sera, i vertici dell’Aia avrebbero dichiarato il falso in un verbale sulla vicenda dei voti agli arbitri e le relative classifiche truccate.

Filippo Roma ha intercettato Emidio Morganti. Quell’anno un arbitro che doveva essere mandato a casa, Eugenio Abbattista, è stato invece salvato. Il verbale del comitato nazionale dice che a proporre di salvare Abbatista fu il responsabile delle valutazioni Morganti, ma in realtà nella relazione di fine anno Morganti aveva chiesto che Eugenio Abbatista fosse tra gli arbitri dismessi, cioè mandato a casa.

«Come mai nel verbale del comitato c’è scritto che è lei a chiedere di salvare Abbatista?», «Questo è su un verbale che io non ho firmato, non ho letto e perciò le mie parole messe lì non sono vere. Potete consultare agli atti e vedere che io ho fatto l’esatto contrario. Abbattista dismesso. Dismissione non deroga di Abbattista. Non ho mai parlato di deroga. Io ho detto anche troppo», la risposta di Morganti.

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