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Ben Sulayem accusato anche di aver cercato di non far certificare il circuito di Las Vegas

È la seconda accusa mossa in due giorni dallo stesso informatore e riportata dalla BBC per il presidente della Fia

Ben Sulayem accusato anche di aver cercato di non far certificare il circuito di Las Vegas
Silverstone (Inghilterra) 09/07/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Mohammed Ben Sulayem ONLY ITALY

Nuova accusa per il presidente della Fia (Federazione internazionale dell’automobile) Mohammed Ben Sulayem che è già sotto inchiesta per un presunto tentativo di interferenza su una decisione di gara della Formula 1. Secondo la Bbc avrebbe detto ai funzionari di non certificare il circuito di Las Vegas per la gara dell’anno scorso. L’affermazione proviene dallo stesso informatore che afferma che gli è stato detto “per volere del presidente della FIA” di trovare un modo per non autorizzare la sicurezza del circuito per la gara.

Un portavoce della FIA ha dichiarato: «Dal punto di vista sportivo e della sicurezza, l’approvazione del circuito di Las Vegas ha seguito il protocollo FIA in termini di ispezione e certificazione”. Il rapporto cita l’informatore che afferma di essere stato contattato dal suo referente, “che su ordine del presidente della FIA lo ha incaricato di trovare alcuni elementi di preoccupazione per impedire alla FIA di certificare il circuito prima del fine settimana della gara»

La prima accusa per Ben Sulayem

Ieri le prime accuse riportate dalla Bbc:

“Ben Sulayem sarebbe intervenuto per ribaltare una penalità inflitta a Fernando Alonso nel Gran Premio dell’Arabia Saudita 2023. L’accusa mossa è che Ben Sulayem ha chiamato lo sceicco Abdullah bin Hamas bin Isa Al Khalifa, vicepresidente della Fia per lo sport per Medio Oriente e Nord Africa, che era in Arabia in veste ufficiale per assistere alla gara; Sulayem ha dichiarato che la penalità inflitta ad Alonso dovesse, secondo lui, essere revocata. Il pilota dell’Aston Martin aveva ricevuto una penalità di 10 secondi mentre stava scontando una precedente penalità di cinque secondi. Ben Sulayem avrebbe poi richiesto agli steward di ribaltare la decisione su Alonso; la penalità del pilota lo aveva fatto scendere dal terzo al quarto posto.

All’epoca, l’articolo 54.4 c) del regolamento sportivo diceva: “Mentre un’auto è ferma nella pit lane a causa di una penalità in conformità con gli articoli 54.3 a) o 54.3 b), non può essere lavorata per la durata della penalità.” Dopo la gara e dopo la situazione di Alonso, è stata aggiunta una frase aggiuntiva: “In questo contesto, toccare la macchina costituirà un lavoro.” Se questa sentenza fosse stata in vigore all’epoca, non ci sarebbe stato alcun dubbio che gli steward avessero preso la giusta decisione. Ben Sulayem e la Fia non hanno ancora esposto la loro versione dei fatti”.

 

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