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Calzona, sicuri che sia soltanto un traghettatore? (Corsera)

Senza il folle finale a Cagliari, la squadra sarebbe oggi a 2 punti dalla Roma. De Laurentiis gonfia il petto, Ciccio è stata una sua intuizione

Calzona, sicuri che sia soltanto un traghettatore? (Corsera)
Ci Napoli 03/03/2024 - campionato di calcio Serie A / Napoli-Juventus / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Calzona, sicuri che sia soltanto un traghettatore? Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.

«Se a fine stagione non riuscirò a dare la mia impronta alla squadra, vorrà dire che avrò fallito» disse Calzona a poche ore dalla sfida di Champions contro il Barcellona. I fatti dicono che ha bruciato le tappe: la sua mano sul Napoli è stata evidente contro Sassuolo e Juve, e senza il folle finale a Cagliari, la squadra sarebbe stata oggi a 2 punti dalla Roma quinta e a 6 dal Bologna quarta. «C’è tanto da lavorare, facciamo ancora molti errori», Ciccio è onesto, il Napoli resta svagato, però ha ritrovato Kvara e Osimhen e con loro il piacere di sentirsi squadra. Sicuri sia soltanto un traghettatore? De Laurentiis gonfia il petto, Calzona è una sua intuizione.

L’agente di Mario Rui cambia idea su Calzona.

A Football Night programma radiofonico su 1 Station Radio, è intervenuto Mario Giuffredi, procuratore tra gli altri di Mario Rui reduce da uno sfogo sul mancato impiego del portoghese. Il difensore del Napoli anche domenica non è stato schierato titolare da Calzona.

Mario Rui avrebbe potuto dare qualcosa in più contro la Juve, partendo da titolare?

«Sono scelte che fa l’allenatore. Secondo me, sceglierà in base alle caratteristiche degli avversari e delle partite. Sono giocatori con caratteristiche diverse, non fatemi dire altro. Ho un debole per Mario Rui. Lo reputo un calciatore vero. I campionati, d’altronde, si vincono con i giocatori di calcio. Ritengo, però, che Calzona saprà alternare al meglio Olivera e Rui. Conosco da anni l’allenatore azzurro e mi sono confrontato con lui proprio su questo tema. Dopo questa chiacchierata, infatti, mi ritengo ottimista. Sono certo che il tecnico trarrà il massimo da ogni calciatore»

Cosa pensa del Napoli di Calzona?

«Penso che inizi ad essere una squadra. Vedo un futuro molto positivo. Si rivede il solito Napoli, quello degli anni passati. Si rivede la mano di chi lavora in un modo che si avvicina a quello di Spalletti e Sarri. La partita di venerdì, dunque, sarà un bivio importante per la stagione»

Con Traorè si è vista una fascia sinistra che può costruire tanto. Con lui si può pensare di riproporre calcio e qualità con Mario Rui sull’out di sinistra?

«Traorè mi è piaciuto molto. In queste due partite ha dato tanto, soprattutto nella fase difensiva».

«Quando dico una cosa, è perché ho il polso della situazione. Credo, però, sia una fase totalmente superata. Oggi, la frase che si addice di più alla squadra è ‘operazione serenità e consapevolezza’. Uno spogliatoio che, nel giro di poche settimane, è totalmente cambiato, sia nella serenità che nella consapevolezza acquisita partita dopo partita».

La squadra era scontenta degli addii di Giuntoli, Sinatti e Spalletti? 

«C’era una situazione generale. Sicuramente gli addii di Giuntoli, Spalletti e Sinatti sarebbero potuto essere destabilizzanti, ma si parlava di un contesto generale. Oggi, però, mi sento ottimista. Chiaramente, sarà fondamentale la gara di Torino, che potrà consentire di approcciare alla sfida con i Blaugrana con maggiore consapevolezza e, forse, ancor più vicini al quarto posto».

Sull’assenza di Mario Rui contro Barcellona e Cagliari aveva detto «Non voglio più parlarne, perché ogni volta che lo faccio mi incazzo e sono stanco. Non me la prendo con la stampa ma con gli allenatori: ogni volta che ne arriva uno nuovo sembra di stare al primo giorno di scuola e che bisogna ripartire da zero. Quanto fatto nel frattempo non è servito a nulla. I tecnici hanno un atteggiamento premeditato nei confronti di Mario Rui quando i numeri parlano chiaro».

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