Ha saltato 8,22 come il greco Tentoglu (che ha vinto per il secondo miglior salto). In Spagna: «è un predestinato»
Mattia Furlani ha vinto l’argento ai mondiali indoor di atletica leggera a Glasgow. Primo podio di livello assoluto per il diciannovenne italiano. Furlani ha realizzato un salto di 8,22 metri e ha eguagliato il neo-campione del mondo Miltiadis Tentoglu. Peccato che il secondo miglior salto del greco sia stato di 8,19 contro l’8.10 dell’azzurro.
Questa mattina il quotidiano spagnolo Abc ha dedicato una pagina all’azzurro:
“Furlani è arrivato a Glasgow con una missione: dimostrare al mondo che è un talento senza limiti, capace di conquistare l’oro mondiale nella categoria junior e far sognare a tutti di essere il grande pioniere, il primo uomo capace di superare il più grande scoglio: i nove metri”. E le sue parole sono quelle di un giovane atleta che non teme nessuno: «Posso competere con chiunque»
“Mattia Furlani immagina che un giorno sarà detentore del record mondiale. Dice sempre di non avere limiti. Porta la genetica dell’atletica nei suoi cromosomi. Suo padre e allenatore, Marcello, era un saltatore in alto negli anni ’80. Sua madre, Khaty, di origine senegalese, gareggiava in gare di velocità. Fin da bambino, l’atletica è sempre circolata nelle venne di Mattia: a 14 anni superava già l’asticella degli 1,99 metri nel salto in alto. Poi sarebbe arrivato il cambio di specialità, processo non facile”.
«Ciò che mi impressiona di più di Furlani è come abbia saputo assimilare il passaggio dal salto in alto a quello in lungo», racconta ad Abc Antonio Corgos, uno dei grandi della specialità, tre volte finalista olimpico del salto in lungo. L’ex saltatore, oggi allenatore prestigioso, aggiunge che l’italiano «ha qualità formidabili. È ancora molto giovane, ha molto da imparare, ma sono sicuro che sarà il punto di riferimento dei prossimi anni».
“Furlani è riuscito a saltare 2,17 di altezza ed è diventato campione europeo under 18. Una volta effettuato il passaggio al salto orizzontale, a soli 17 anni superava già gli otto metri ed è stato anche campione europeo under 18 di questa specialità. L’anno successivo ha mantenuto il titolo europeo, questa volta nella categoria under 20. L’anno scorso Mattia ha compiuto un salto impensabile. A soli 18 anni cadde nella sabbia a 8,44 metri dalla tavola di decollo, ma il record non è potuto essere convalidato a causa dei 2,2 metri al secondo di sottovento, leggermente superiore ai 2,0 consentiti”.