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Germania, il passaggio da Adidas a Nike è vissuto come l’abbandono dell’identità tedesca

La Federazione ha deciso di interrompere la collaborazione con Adidas per le maglie della Nazionale, ma non ha spiegato che il motivo è puramente economico

Germania, il passaggio da Adidas a Nike è vissuto come l’abbandono dell’identità tedesca
Db Monaco di Baviera (Germania) 29/03/2016 - amichevole / Germania-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mesut Ozil

L’innovazione, soprattuto quando si parla di maglie delle Nazionali di calcio, non è sempre ben accetta. È quanto sta accadendo in Italia  (dove quella nuova è accusata di essere fascista),  in Inghilterra (dove c’è scandalo tra i conservatori per la Croce di San Giorgio colorata di viola) e infine anche in Germania.

L’attuale maglia rosa, scrive oggi Libero non ha accolto il favore di molti

Il tocco pink è persino strabordante, infine, nella nuova divisa da trasferta della Germania. Adidas, in quel caso, ha lanciato una maglia con una «vivace combinazione di colori ispirata al mondo digitale del metaverso, con l’obiettivo di mettere in contatto la nuova generazione di tifosi tedeschi». Il problema è che la vecchia generazione, quella che tira ancora fuori i soldi per seguire la nazionale, non è per nulla felice. Uli Hoeness, leggenda del calcio tedesco, ha provato, a modo suo, a metterci una pezza: «Possono giocare anche a torso nudo. La cosa più importante è quello che succede in campo. Non me ne può fregare di meno di quello che indossano»

Ma la situazione potrebbe peggiorare, e in parte è già accaduto, perché la Federcalcio tedesca (Dfb) ha deciso di interrompere, dopo oltre 70 anni, la partnership con Adidas per passare alla statunitense Nike dal 2027.

La Bild riporta gli interventi  sul tema del vicecancelliere e ministro dell’Economia, Robert Habeck, “Non riesco a immaginare la maglia tedesca senza le tre strisce. Per me , Adidas e nero-rosso-oro sono sempre stati insieme. Un pezzo di identità tedesca. Mi sarebbe piaciuto un po’ più di patriottismo locale”. Si è espresso su X anche il ministro della Sanità, Karl Lauterbach. “Adidas non dovrebbe più essere la maglia della nazionale nel calcio? Un’azienda statunitense invece? Penso che sia una decisione sbagliata perché il commercio distrugge una tradizione e un pezzo di casa”.

Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, che cita ambienti del settore, il produttore statunitense di articoli sportivi dovrebbe investire più di 100 milioni di euro all’anno a partire dal 2027. Ciò significherebbe che Nike supererebbe di gran lunga l’importo del precedente contratto con Adidas che, secondo Bild, ha garantito alla Federcalcio almeno 50 milioni di euro l’anno.

 

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