Continua un periodo nero per gli arbitri italiani, ma gli attacchi partono dall’interno: c’è il sospetto che qualcuno voglia avvelenare i pozzi.
Il caos arbitri continua a tenere banco. Dopo lo stop clamoroso di Di Bello per la sua direzione di Lazio-Milan e Marchetti per Torino-Fiorentina, ecco che ieri è stato fermato acne Ayroldi per Inter-Genoa. Un week end glorioso per l’arbitraggio italiano. Rocchi è corso ai ripari, organizzando subito una riunione in programma giovedì per cercare di arginare questo periodo negativo ed affrontare i nodi he stanno violentemente vendono al pettine anche grazie alle rivelazioni de Le Iene. Repubblica scrive oggi
“«Con questo clima è impossibile lavorare sereni». L’Associazione italiana arbitri si sente sotto attacco, ma gli attacchi partono dall’interno: «Impossibile lavorare sereni ». Se ogni partita diventa una corrida, se ogni arbitro in campo dà l’impressione di combattere una battaglia e ogni allenatore legge un torto in ogni fischio, è perché da mesi si alimenta una tensione strisciante. Il dirigente di una squadra che vuol restare anonimo confessa di ricevere a ogni designazione una telefonata da chi gli arbitri li conosce bene, e vuole metterlo sull’allerta: «Se ti hanno mandato questo arbitro, sei spacciato». Provate voi ad accettare serenamente un fischio contrario dopo un messaggio del genere. Anche tra gli addetti ai lavori circola il sospetto che qualcuno voglia avvelenare i pozzi. Il target sono ovviamente le elezioni dell’Associazione arbitri tra meno di un anno. Da una parte il partito di Duccio Baglioni e Alfredo Trentalange (ex presidente dimesso nel 2022 in seguito allo scandalo del procuratore arbitrale imputato per traffico di stupefacenti) punta a tornare in pista, magari per il tramite della delfina Katia Senesi. Dall’altro c’è chi vuol convincere il designatore Rocchi a lasciare l’incarico e candidarsi alla presidenza. Tutto questo influenza il rendimento degli arbitri. Che, tra il weekend e lunedì, ha toccato forse il punto più basso”.