Credere di vincere tutti gli scontri diretti equivale a credere alla Befana. Il Napoli non ha mai tirato in porta e senza Osimhen non fa paura
Cesare – Buon punto del Napoli a San Siro contro la capolista Inter che sta stravincendo il campionato (è il Napoli dell’anno scorso!). Dicevo buon punto perché l’Inter è una squadra molto forte ma diciamo la verità: il pareggio ai nerazzurri va molto stretto. Infatti nel primo tempo il Napoli è stato messo sotto e ha evitato l’imbarcata, rimanendo sotto di un solo gol, grazie ad un paio di miracoli di un grande Meret e alcuni gol mangiati in modo incredibile dagli interisti. In particolare la nostra fascia destra è stata un colabrodo con Politano e Anguissa che non davano la necessaria protezione a un Di Lorenzo sempre più snaturato e in grande difficoltà quando deve difendere.
Guido – Cesare ma anche ad inizio secondo tempo l’Inter in vantaggio è entrata in campo per chiudere la partita ed ha avuto altre occasioni. Per contro il Napoli non ha mai tirato in porta per tutta la partita dando una impressione di incapacità ad offendere. Poi su calcio d’angolo (finalmente!) è venuto il gol del pareggio di Juan Jesus. Di buono per il Napoli però c’è da dire che quando l’Inter è calata nella seconda metà della ripresa ha avuto uno scatto di orgoglio evidenziando anche una buona forma fisica. Ha messo sotto nel gioco l’Inter e l’ha chiusa nella sua metà campo con un buon controllo palla ma senza mai però finalizzare e tirare in porta. A mio avviso si tratta di un punto totalmente inutile e ininfluente sulla sorte del campionato del Napoli.
Cesare – Diciamoci la verità il fatto è che esiste un Napoli con Osimhen anche a mezzo servizio e un Napoli senza. E purtroppo quello senza è spuntato con Raspadori che lavora, si impegna, e lo stesso dicasi di Simeone quando entra, ma entrambi quest’anno sembrano incapaci di preoccupare le difese avversarie. Con il nigeriano, come dicevo anche non in forma, le difese avversarie sono sempre in allarme e lui è sempre capace di far gol. Il problema purtroppo è che, in questa annata balorda, Osimhen ha giocato pochissimo tra infortuni, coppa d’Africa, mal di pancia e concessioni della società.
Guido – Ormai il nigeriano è chiaramente con la testa fuori il progetto Napoli (nonostante le moine da tifoso in panchina durante la partita) e aspetta solo la fine del campionato per andar via (come l’inutilizzato Zielinski che giustamente non ha giocato perché sarebbe stato veramente incredibile con il contratto già firmato con l’Inter). A riguardo del nostro allenatore ti devo dire che mi ha sorpreso la sostituzione di Traorè, uno dei migliori e nel momento che era quello più in partita, con Cajuste con caratteristiche sicuramente meno offensive. E il Napoli stava perdendo e mi sarei aspettata una soluzione più offensiva anche come messaggio alla squadra.
Cesare – Guido il calcio è fatto di episodi, il Napoli ha pareggiato e Calzona se l’è cavata. Ma anche a me questa sostituzione ha sorpreso. Poi che strana la doppia sostituzione con l’entrata di Ngonge e Lindstrom al 92’, veramente inusuale e anche mortificante per i giocatori. Il Napoli adesso è ancora in gioco per un posto in Champions ma vedendo come marciano la Roma e il Bologna è veramente difficile. Servono nelle ultime dieci partite 8 vittorie e 2 pareggi e l’impresa e secondo me ci vuole un vero miracolo. Ma gli azzurri devono dare un senso a queste ultime partite e mettercela tutta.
Guido – Secondo me le speranze di conquistare un posto in Champions sono di fatto nulle. Per essere possibile il miracolo ne occorreva innanzitutto uno: vincere a Milano. Il punto lo ripeto è inutile. Sento dire che abbiamo gli scontri diretti al Maradona. Ma a prescindere del fatto che il rendimento degli azzurri al Maradona è tutt’altro che incoraggiante, gli scontri diretti in quanto tali sono tutte partite contro avversarie forti. Credere di poterle battere tutte equivale a credere alla Befana. Io avendo avuto già molte delusioni quest’anno preferisco non illudermi per non registrarne altre.
Cesare – A proposito, per l’episodio vergognoso di Acerbi con Juan Jesus mi aspetto che Spalletti lo metta fuori dalla Nazionale per le prossime amichevoli e che abbia una lunga squalifica in campionato. Incredibile un episodio del genere proprio nella giornata che celebra la lotta al razzismo! Se accadesse il contrario ancora una volta si dimostrerebbe che il calcio è tutto spot e dichiarazioni e che quando vanno fatti rispettare dei principi prevalgono sempre gli interessi.
Guido – Cesare in primis per applicare sanzioni occorrono prove e non chiacchiericcio. Juan Jesus mi sembra avere anteposto una sorta di difesa corporativa della categoria all’affermazione di un principio. Quindi penso che Acerbi se la passerà liscia. È il mondo del calcio bellezza!
LE SENTENZE
Meret – Cesare: grande; Guido:eccellente
Di Lorenzo – Cesare: modesto; Guido:scarso
Olivera – Cesare: sufficiente; Guido:discreto
Rrahmani – Cesare: mediocre; Guido: sufficiente
Juan Jesus – Cesare: buono; Guido:buono
Anguissa – Cesare: sufficiente; Guido:sufficiente
Lobotka – Cesare: buono; Guido: ottimo
Traorè – Cesare: buono; Guido:buono
Politano – Cesare: scarso; Guido:modesto
Raspadori – Cesare: spuntato; Guido:modesto
Kvara – Cesare: buono; Guido:buono
Cajuste – Cesare: sufficiente; Guido: così così
Simeone – Cesare: modesto; Guido:scarso
Mario Rui – Cesare: sufficiente; Guido:sufficiente
Lindstrom – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Ngonge – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Calzona – Cesare: modesto ;Guido: non cambia mai