L’infrazione è stata rilevata dal Quarto Ufficiale. Aveva mimato al tecnico della Fiorentina il gesto del “taglia gola” dopo essere stato espulso.
Il tecnico del Torino Ivan Juric è stato squalificato per due giornate di campionato. Ricordiamo che venerdì i granata giocheranno contro il Napoli. Il Giudice Sportivo comunica la motivazione:
“per essersi, al 45° del secondo tempo, rivolto nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria con espressioni gravemente minacciose; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale”.
Juric, infatti, aveva avuto un diverbio con Vincenzo Italiano nel match contro la Fiorentina.
Juric “taglia gole” – il commento del Napolista dopo quanto accaduto
Sono cose di campo. Se ci pensate un attimo è lo stesso paradigma che rende ammissibile qualunque sconcezza purché avvenga nel recinto d’una curva. Fa niente che quelli “in campo”, giocatori allenatori e dirigenti tutti fieramente “professionisti”, sono per dovere – a volte per costrizione – gli stessi che stigmatizzano i tafferugli, i cori razzisti, il lancio di motorini e tutta quella roba “che non vorremmo mai vedere in un stadio di calcio”.
Per cui se Juric vuole sgozzare Italiano, con tanto di minaccia verbale e gesto didascalico, noi dobbiamo smetterla di pensar male, educande che non siamo altro: “ti taglio la gola” ma si fa per dire, “siamo amici”, “ho esagerato e chiedo scusa ma non prometto niente per la prossima volta”. E’ platonico che si finisca tutti a riderne come in taverna, un po’ alticci, si chiudevano le serate con una bella scazzottata da veri uomini, prima di tornare a casa a dare il resto alle femmine.
Va chiarito che il contesto sintattico che l’allenatore del Torino trasferisce alle tv nel successivo finto pentimento è proprio questo: “Sono cose che fai con l’adrenalina a mille, litighi su cose che non dovrebbero portarti a litigare. Ma Italiano è un amico, c’era tanta tensione, succede e si va avanti”. Perché loro sono la gente del pallone, essere umani ruvidi, dalla pellaccia acrilica, che fondamentalmente se ne sbattono di tutto un po’. Lo sgozzamento peraltro, argomenta Juric, fa parte degli usi e costumi della sua terra: “Sono dei Balcani”, è colpa del “sangue“.