La società si aspetta di più dai giocatori. Il mini ritiro pre-Genoa non ha aiutato, anzi ad alcuni non è andato giù.

Il Corriere delle Sera analizza la situazione della Juventus. Sette punti in otto partite, media da retrocessione. Allegri però gode della fiducia della società, le responsabilità sono addebitate ai giocatori. Il mini ritiro pre Genoa non è piaciuto a tutti.
Nervi tesi alla Juventus, a qualcuno il mini ritiro pre Genoa non è piaciuto
“Solo che adesso, oltre che sul libro mastro, i conti non tornano neppure sul prato, con sette punti
nelle ultime otto partite. Con nervi da intossicazione di caffeina, tra l’espulsione di Vlahovic e la reazione di Massimiliano Allegri, ai microfoni di Sky“.
Dalla Continassa, secondo quanto scrive il quotidiano, filtra fiducia nei confronti dell’allenatore. Sul banco degli imputati c’è tutta la squadra.
“La sceneggiatura rimane preoccupante: una vittoria nelle ultime otto partite, gesti di stizza assortiti, pure tra giocatori e tecnico, nervi a fior di pelle. Clima che il mini ritiro pare non aver placato, anzi, «ad alcuni non è andato giù». Scontate le responsabilità dell’allenatore, la società si aspetta di più dai giocatori“.
Allegri sarà punito per la figuraccia tv. Elkann non lo caccia perché non ha il sostituto (Damascelli)
Allegri sarà punito per la figuraccia tv. Elkann non lo caccia perché non ha il sostituto. A scriverlo è Tony Damascelli sul Giornale.
Non è necessario far volare i droni per capire come stia la Juventus, basta osservare le modestissime prove della squadra e lo stato nervoso del suo allenatore che, dopo il pareggio contro il Genoa, ha reagito, in modo scorbutico, ai giornalisti che, secondo la sua cultura «devono soltanto fare domande, non devono capire, non capiscono». Qualche anima beata pensa ancora allo stile Juventus, cancellato definitivamente dalla scomparsa di Gianni e Umberto Agnelli; gli eredi sono stati eliminati per folle gestione contabile (Andrea Agnelli) o hanno delegato (John Elkann il geniale mandante) la parte sportiva a figure improbabili, in serie: Jean Claude Blanc-Ferrero-Scanavino- Binotto-Vasseur.
Allegri è a fine corsa pure sbiellata, i 9 milioni di stipendio gonfiano il conto bancario (Estrosa, la sua cavalla, almeno quella, ha vinto ieri alle Capannelle) ma non quello tecnico, il livornese verrà punito per la scorrettezza che macchia non soltanto la sua immagine ma anche quella del club già opaca per l’inconsistenza dei dirigenti massimi, manca un “capo”, manca una “squadra”. La sosta, per la trasferta della nazionale in America, non cambierà nulla, Allegri non si muove, anche perché Elkann non saprebbe a chi consegnare l’eredità. Nel senso calcistico.