Intervista al Fatto: «il mio grazie soprattutto a Pippo Baudo. Morandi mi chiese scusa. Antonio Ricci e Maria De Filippi due che ci sono sempre»
Lorella Cuccarini intervista dal Fatto quotidiano, a firma Alessandro Ferrucci.
Lorella Cuccarini è esattamente Lorella Cuccarini: non cambia tra riflettore acceso e spento, tra palco e realtà, tra conosciuto e non conosciuto. Arriva con il suo bagaglio di sorrisi – (“mi accusano di ridere troppo”); le sue certezze (“la famiglia in primis”), i suoi confini professionali (“i ragazzi che mollano per il troppo stress? È la vita”); i suoi grazie (“a Pippo soprattutto”). Dopo Sanremo è in tournée con Aggiungi un posto a tavola che festeggia i 50 anni (“è il primo spettacolo della mia vita”).
È considerata sexy senza mai aver posato per un calendario, senza mai foto rubate…
«(Ride) Io? Non ho mai ricoperto i classici canoni di bellezza».
Antonio Ricci racconta: “Lorella è l’unica a essere entrata a Mediaset nonostante Berlusconi…”.
Lorella Cuccarini: «È vero, me lo disse lo stesso Berlusconi».
Cosa osò?
«Mi spiegò che in tutta Mediaset ero l’unica senza tette».
Benedicta Boccoli ricorda: “Più di 40 anni fa mi allenavo con lei, ed era clamorosa, si fermava solo per mangiare un po’ di riso”.
«Tuttora è così. Mi chiamano “riso in bianco”. Ma solo il riso ti permette di ripartire dopo mezz’ora».
Meglio tenacia o talento?
«Il talento senza la testa non serve a nulla, o almeno rischi di buttarlo via; (pausa) serve un pizzico in meno di talento ma con la testa centrata».
E lei?
«Un po’ e un po’, oggi non posso definirmi una senza talento; Pippo (Baudo) quando mi ha chiamata aveva visto qualcosa, ha capito prima di me».
Baudo è una certezza.
«Poteva anche sbagliarsi, ma ne ha lanciati tantissimi».
Con Fiorello ha sbagliato.
«Non lo ha scartato, in quella fase aveva bisogno più di cabarettisti, ballerini o cantanti lirici. E Fiore non è un comico…».
Con Gianni Morandi ha condotto un programma e non è andata benissimo…
«C’è stata una discussione, ma a distanza di poco tempo è venuto a vedermi a teatro: alla fine mi ha raggiunta nei camerini e si è scusato».
L’accusa ricorrente.
«Di essere troppo perbene, di sembrare finta, di sorridere troppo; non si crede che una persona possa essere felice. Che la mia sia solo una facciata».
In questi anni di lavoro chi l’ha affascinata, oltre a Pippo Baudo?
«Pippo maestro incredibile, poi Antonio Ricci, altro stacanovista, uno che c’è sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte; magari lo vedi poco, ma vigila…»
Poi?
«Maria (De Filippi) è pazzesca».
Macchina da guerra.
«Sì, ma è presente pure umanamente. È accogliente; a me interessano le persone che non sono solo concentrate sul lavoro, ma che sanno ascoltare, sanno condividere».