Ha fatto tutto Kvara, si è giocata Georgia-Torino. Non togliete Ostigard dalla difesa del Napoli. Osimhen fa a mazzate dall’inizio alla fine
Le pagelle di Napoli-Torino 1-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
MERET. Il Toro tira due volte in porta. La prima con Zapata e il giovane Meret fa un paratone. Nella seconda, purtroppo, la pelota gli carambola addosso come una scheggia e finisce in rete. Peccato – 6,5
La parata su Zapata, per la difficoltà dovuta alla modalità di tiro e per la reattività mostrata equivale ad un gol – 6,5
DI LORENZO. Su quell’angolo malefico che fa resuscitare lo zombie Sanabria, è lui il primo che salta a vuoto. Stasera, Ilaria, l’Eurocapitano è sciatto assai, nell’offesa e nella difesa – 5
Soprattutto, commette diversi errori in fase di impostazione. Dal punto di vista psicologico è uno dei più involuti – 5
OSTIGARD. Il norvegese vola davvero su quasi (quasi, eh!) tutti i palloni alti. E anche con gli arti inferiori se la cava con perizia – 6
Fronteggia benissimo Zapata, annullandolo in più occasioni, tiene la posizione e la concentrazione. Interviene senza troppi ghirigori e sempre in modo pulito. Un valore aggiunto e uno dei migliori in campo. Merita la titolarità – 8
JUAN JESUS. Lo dico subito: Giovannino Gesù è in linea con la grigia sufficienza dei suoi compagni, ovviamente con la sola eccezione del superlativo Che Kvara. Argina e chiude epperò talvolta zompa a casaccio oppure fatica a presidiare il territorio di sua competenza. Insomma, non può essere lui il centrale di una squadra che deve raddrizzare una malastagione – 6
Il giallo preso a metà primo tempo mi ha fatta tremare ad ogni suo intervento per paura di un errore che potesse portarlo al rosso. Confesso di aver pregato che reggesse fino all’ultimo senza commettere sciocchezze – 6
MARIO RUI. L’ostruzionismo granata gli è fatale varie volte, ma quando al 61’ il Che Kvara lo interpella per un’intensa dialettica sulla rive gauche, ecco che Marittiello si ricorda dei tempi andati e gli restituisce una pelota esemplare che vale l’uno a zero – 6,5
Il gol se lo divide a metà con Kvara: una pennellata perfetta, al millimetro, per il compagno – 7
OLIVERA dal 79’. Non fa nulla per meritarsi un giudizio. Senza voto
Senza voto
ANGUISSA. Il Napoli convalescente, non più rassegnato, del Terzo stasera ha un momento di down nel ritmo e nella costruzione e la sofferenza maggiore è nella terra di mezzo. Zambo regge per il fisico ma la quantità di errori è impressionante – 5
Come quello che innesca il contropiede del Torino: un errore imperdonabile per uno come lui, che dovrebbe far filtro a centrocampo semplicemente con l’imposizione del fisico – 5
LOBOTKA. Come tantissime volte durante l’orrida anarchia garciana indi mazzarriana, il Caro Lobo deve farsi uno e trino per supplire ai vuoti dell’umorale Zambo e del Pietro assente – 7
Il Torino lo marca in modo feroce, ma questa non può essere un’attenuante: perde troppi palloni e commette tanti errori legati alla superficialità. Meglio sul finire della partita – 5,5
LINDSTROM dal 92’. Senza voto
Senza voto
ZIELINSKI. Per lui la vita è ormai altrove. Talmente svagato che al 28’ fa da sponda a Zapatone (sul passaggio all’indietro di Lobo) nella prima occasione del Toro. Tutto questo ha un senso, Ilaria? – 4,5
Fossi in Marotta, a vederlo in campo così, mi farei restituire i soldi della trattativa. Inguardabile, soprattutto quando tira via la gamba nei contrasti – 4
TRAORE’ dal 67’. Già vedere uno che corre al posto di Zielinski è una consolazione da non poco. Il guaio, però, è che l’ivoriano più di agitarsi non fa – 5,5
Subentra al posto di Zielinski e, a confronto con il compagno, sembra un gigante. Ma quanto sbaglia anche lui, Fabrizio e quanto è disordinato? – 5
POLITANO. Bisogna dargli atto che nella prima mezz’ora è l’unico che si dà una mossa e serve due palloni d’oro al Che Kvara – 6,5
Deve fornire palloni giocabili e lo fa. Concordo con te – 6,5
RASPADORI dal 67’. L’opposizione granata è distruttiva e a un certo punto Giacomino se ne va, invano, dalla destra lasciandola alla sciatteria serotina dell’Eurocapitano e alla deambulazione senza idee di Zambo – 5,5
Non dà alcun impulso alla partita, un ingresso totalmente inutile – 5
OSIMHEN. Il dittico sabaudo per Victor Victoria è stato pieno di mazzate prese e date. Dapprima con Bremer, poi con Bongiorno. E stasera tira in porta una sola volta – 5
La difesa del Torino lo neutralizza: nonostante ciò avvenga a suon di calci, è già una bestemmia – 5
KVARATSKHELIA. Il Che ha giocato – e non è la prima volta – una partita tutta sua. E’ stato infrenabile il Che Kvara, di testa, di destro, di sinistro. Sei, diconsi sei, opportunità perigliose, incluso il gol. Più che Napoli-Torino è stata Georgia -Torino – 8
E’ ovunque, ispiratissimo. Tira in porta come se sgranocchiasse noccioline (Milinkovic-Savic ha fatto un partitone), non molla mai. Unico tra i suoi compagni – 9
CALZONA. Qui mi tocca dare sfogo, Ilaria, all’amico Gianni Cicero che già dopo la Juve mi ha scritto che con alcuni di questi giocatori il quattro tre tre è improponibile e sfocia in una cantilena stonata di solo possesso e basta (per non parlare della costruzione dal basso). Per quanto mi riguarda, resto fedele all’italico machiavellismo e guardo al risultato, consapevole che questo Napoli negli ultimi nove anni non è riuscito mai ad andare oltre l’orizzonte del quattro tre tre, che sia stato il sarrismo perdente o lo spallettismo tricolore. In ogni caso, la corsa al quinto o quarto posto sarà uno stop and go per tutte le squadre che ambiscono alla Champions. Calzona detto il Terzo però l’ho visto un po’ troppo sereno dopo la partita. Non che dovesse fustigarsi, ma dire che il Napoli ha avuto parecchie occasioni è fuorviante. Stasera ha fatto tutto il Che Kvara, nella vana attesa che anche altri dotati di talento cacciassero fuori un acuto in grado di stordire l’ostruzionismo granata. Archiviato l’Otto Marzo – auguri Ilaria, a te e alle lettrici del Napolista – ci aspetta il Dodici Marzo in terra catalana – 6
Cambia troppo tardi il fantasma Zielinski, che meritava di essere messo fuori già nella prima frazione di gioco. Quanto al resto, il Napoli crea tanto ma non finalizza a dovere. Non si può pareggiare contro una squadra di picchiatori dopo aver vinto due partite e con la Champions ancora tutta da conquistare. I problemi psicologici sono ben lontani dall’essere risolti – 5,5
ORSATO. La postura tracima troppa sicurezza e questo irrita, visti i minuti persi e i falli non fischiati. Ma prendersela con lui mi sembra eccessivo, i presunti rigori non c’erano – 5