L’allenatore non è soddisfatto. Gli infortuni hanno dimostrato che il Brighton non è abituato a destreggiarsi tra Premier ed Europa

Roberto De Zerbi ha stupito chiunque in Inghilterra. Guardiola lo ha definito “uno degli allenatori più influenti degli ultimi 20 anni”. Con il Brighton ha raggiunto l’anno scorso per la prima volta nella storia del club la qualificazione ad una competizione europea: l’Europa League. Tuttavia, quest’anno, le cose non sono andate come previsto. Come ricorda il Telegraph: “Il Brighton ha iniziato il 2023 con una sola sconfitta in 15 partite. Nel 2024, ha perso quattro partite su 11”.
“Per intenderci, De Zerbi è ancora considerato uno dei più brillanti talenti europei. E lo stesso vale per il Brighton come club, anche se questa stagione è stata più discontinua del previsto. La trasferta Roma è l’occasione sia per l’allenatore che per la società di ricordare al resto del mondo che sono ancora in crescita“.
Infortuni e doppi impegni tra le cause di una stagione altalenante per De Zerbi
Nessuno metta in discussione De Zerbi. Ma è chiaro che i doppi impegni, campionato ed Europa League, hanno rallentato la crescita del Brighton. La conseguenza di ciò sono gli infortuni che hanno privato l’allenatore italiano di oltre mezza squadra nel corso della stagione.
“Dopo 27 partite della stagione di Premier League, il Brighton è nono in classifica. Non è affatto una brutta posizione per un club del loro calibro, per un uomo ambizioso come De Zerbi, è al di sotto delle aspettative. Voleva di più. Particolarmente frustrante per il Brighton e il suo allenatore è il fatto che sono stati costantemente indeboliti da infortuni. Il Brighton non è abituato a destreggiarsi tra Premier e impegni europei. Tutto è stato reso molto più difficile dagli infortuni. La rosa del Brighton è composta da 26 giocatori e la metà di loro ha avuto lunghi infortuni. In questa stagione, il Brighton ha cambiato 103 volte la formazione titolare, almeno 28 cambi in più rispetto a qualsiasi altra squadra. Una media di 3,81 cambi a partita, la più alta di qualsiasi squadra nella storia della Premier League“.