I tifosi hanno intonato il coro “Scimmia, scimmia”. Sergio Ramos a fine partita: «Chiediamo rispetto, la gente non deve venire qui a sfogarsi»

Un altro spiacevole episodio di razzismo si è verificato nella Liga. La partita tra il Getafe e il Siviglia è stata interrotta perché Marcos Acuna del Siviglia è stato vittima di cori razzisti.
Sergio Ramos: «Chiediamo rispetto»
Lo racconta Relevo:
Si giocava Getafe-Siviglia. Nella ripresa, dopo il 60° minuto, Iglesias Villanueva ha deciso di fermare il gioco per avvisare il delegato in campo, Mejuto González. L’arbitro ha dato indicazioni precise per attivare il protocollo della Liga per i casi di razzismo.
Come ha appreso Relevo, da uno dei retroscena del Coliseum, alcuni tifosi hanno chiamato Marcos Acuña “scimmia, scimmia ” . Il giocatore del Siviglia aveva anche avvisato l’arbitro, che ha fermato la partita per circa 10 minuti fino a quando non è stato avvisato tramite l’impianto di diffusione sonora.
Le parole di Sergio Ramos a fine partita: «Alla fine chiediamo rispetto nel mondo del calcio. Che la gente non venga per sfogarsi e dire sciocchezze. Il guardalinee ha sentito gli insulti e lo ha detto all’arbitro. Queste persone vanno segnalate e mandate via».
Anche l’allenatore del Getafe José Bordalás ha detto la sua in conferenza stampa: «Se l’arbitro e Acuña li hanno sentiti, allora è andata così. Siamo contrari a qualsiasi coro razzista, in qualsiasi scenario, e anche se minoritario, questi episodi devono finire».
Vinicius ha raccontato tra le lacrime quanto è difficile e delicata la situazione nella Liga
«Mi sento sostenuto dai miei compagni e dai calciatori. Spero e mi auguro che il razzismo diminuisca. Non resta che lavorare e continuare sulla strada già iniziata. I calciatori mi mandano messaggi di sostegno». Queste le parole di Vinicius, particolarmente provato e in lacrime, durante la conferenza stampa alla vigilia di Spagna-Brasile. All’attaccante brasiliano sono state fatte molte domande sulla sua lotta al razzismo e le vessazioni che subisce in campo.
«La mia famiglia mi sostiene e anche chi mi segue mi incoraggia e mi dice di continuare a lottare. Cerco l’uguaglianza nel prossimo futuro. Voglio che ci sia uguaglianza e che la vita sia normale per tutti».