Confermata in Appello l’assoluzione di Claudia Ughi, ex compagna di Allegri, processata per presunta appropriazione indebita destinata al mantenimento del figlio

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri aveva denunciato l’ex compagna Claudia Ughi per presunta appropriazione indebita di denaro. Oggi la Corte di Appello di Torino ha assolto l’ex compagna.
Appropriazione indebita di denaro destinato al mantenimento del figlio
Scrive Sport Mediaset:
È stata confermata dalla Corte di Appello di Torino l’assoluzione di Claudia Ughi, ex compagna dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, processata per la presunta appropriazione indebita di denaro che era destinato, dopo la separazione, al mantenimento del figlio. La donna, difesa dagli avvocati Davide Steccanella e Paolo Davico Bonino, era già stata assolta in primo grado. Il procedimento era stato originato da una denuncia dello stesso Allegri.
Allegri aveva chiesto di dimezzare a 5mila euro l’assegno per il figlio: «Sono disoccupato»
Molto spazio dedicato dai giornali alla vicenda di Massimiliano Allegri che ha denunciato la sua ex Claudia Ughi accusandola di aver distratto i soldi destinati al mantenimento del figlio. L’ha denunciata di appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari. Dalla vicenda emerge che due anni fa Allegri chiese di dimezzare lo stipendio di mantenimento da 10 a 5mila a euro a causa della sua disoccupazione. Ne scrive anche La Stampa:
Così lui, il 27 gennaio 2021, chiede di abbassare la somma del mantenimento a cinquemila euro al mese. «Sono disoccupato da due anni», scrive nel ricorso. E accusa l’ex compagna di utilizzare i soldi per altri scopi, non per il figlio. «Ha distratto parte delle somme mensili», questi i termini giuridici.
Il tribunale di Torino rigetta la sua istanza. Per ben due volte. La «disoccupazione» di Allegri è venuta meno. Certo, in quel periodo la sua condizione economica era cambiata, ma non c’era prova che quello stop avesse causato «una rilevante modifica economico-patrimoniale». Funziona così «in caso di patrimoni di rilevante entità», con «entrate da diversa origine e che vantano numerosi investimenti». E i ben informati aggiungono: «Il suo contratto scadeva il 30 giugno 2020. Nel primo anno di stop era comunque stipendiato dalla Juventus».
La Stampa ci informa che:
Un accordo, i due, in sede civile nel luglio 2017 l’avevano trovato: l’allenatore bianconero si era impegnato a versargli diecimila euro mensili. Più le spese straordinarie, che poi sono quelle sanitarie, scolastiche e così via.