Calzona sembra essersi messo i paraocchi e non capisce che il capitano ha bisogno di rifiatare. Che fine ha fatto Mazzocchi?

La difesa del Napoli fa piangere. Non ci sono altri modi per dirlo. E, purtroppo, non è esente da colpe il capitano Giovanni Di Lorenzo che sembra un lontano parente del giocatore che è stato l’anno scorso. A parte qualche guizzo a inizio stagione, Di Lorenzo non offre più le grandi prestazioni di un tempo.
Le pagelle del Napolista, a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia, commentano così la prestazione di Di Lorenzo:
“Al solito, il Capitano Smarrito si fa notare solamente nell’atto di offendere: un colpo di testa al 46’ e poi quell’incursione al 92’ dove anziché tirare ha tentato invano un assist per il Cholito. Il resto è da consegnare all’oblio: la sua involuzione è ormai un caso psico-calcistico, un esempio conclamato di depressione post-scudetto. E poi che senso ha guidare per l’ennesima volta i giocatori sotto la curva per chiedere scusa? Questo rito stucchevole del nuovo calcio moderno non l’ho mai compreso, Ilaria, e mi irrita sempre di più – 4,5
A nessun giocatore nella storia, credo, è stato mai concesso quanto viene concesso da mesi a Di Lorenzo: scendere in campo ogni partita da titolare senza mai meritare di esserlo, né psicologicamente né fisicamente – 3″
Di Lorenzo deve rifiatare, ma di Mazzocchi neanche l’ombra
Quello di Di Lorenzo è davvero un caso da studiare. Il terzino del Napoli sembra forse soffrire di più psicologicamente la débâcle della squadra post-scudetto. Ancora più grave però è che Calzona sembra essersi messo i paraocchi e non capisce che il capitano ha bisogno di rifiatare. Che fine ha fatto Mazzocchi? Serviva a questo. O almeno è questo quello che si diceva quando è stato acquistato a gennaio. Ha giocato qualche minuto e poi è scomparso, è diventato un oggetto misterioso come Lindstrom, o peggio, Dendoncker.