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Euro 2024, confermate le 26 convocazioni come nel 2021

Quest’anno il numero massimo doveva tornare a 23. Il comunicato ufficiale Uefa potrebbe arrivare entro fine settimana.

Euro 2024, confermate le 26 convocazioni come nel 2021
Mg Milano 07/05/2017 - campionato di calcio serie A / Milan-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Oggi è stata approvata la richiesta di molti ct delle Nazionali di tenere il numero di convocati per Euro 2024 a 26, come accaduto nel 2021 (in quel caso era perché reduci dalla pandemia). Quest’anno il numero massimo doveva tornare a 23; ora la proposta deve essere firmata dall’esecutivo Uefa e già questa settimana potrebbe esserci l’annuncio ufficiale.

Tra gli allenatori che volevano mantenere i 26 convocati c’era anche il ct della Nazionale italiana Luciano Spalletti.

A Euro 2024 sarà possibile convocare 26 giocatori

Per Spalletti e gli altri tecnici era necessario mantenere le 26 convocazioni per salvaguardare la salute dei calciatori in vista di calendari sempre più fitti di partite.

La Uefa aveva dichiarato:

«Le discussioni positive hanno rivelato opinioni diverse tra gli allenatori, con alcuni che hanno espresso il desiderio di aumentare le dimensioni della rosa. Altri hanno espresso la loro preferenza per limitare il numero a 23, sottolineando la difficoltà di allenarsi con altri giocatori, la gestione del gruppo e l’aumento degli oneri finanziari per le associazioni nazionali».

Chi sceglierà di portare Spalletti? Tra i nomi a rischio c’è Giacomo Raspadori, che con il Napoli non sta trovando molto spazio, ma soprattutto non sta rispettando le alte aspettative che gli azzurri avevano su di lui. Pertanto, il tecnico ex Napoli continua a dargli fiducia in Nazionale, anche se nell’ultima partita contro l’Ecuador la stampa lo ha bocciato:

Il CorSport gli dà 5. “Solito lavoro, più nascosto che palese, da centravanti fisicamente atipico. Epperò si vede che non è il giorno, la dedizione non si discute, l’altruismo anche, sul resto c’è materiale per disquisire. Il colpo di testa morbido su assist di Pellegrini nella ripresa la conferma: non è Retegui, questo sì“.

Per la Gazzetta la sua prestazione è da 5.5. “La sua generosità diventa quasi una condanna: crea spazi agli inserimenti altrui, ma paga fisicamente la morsa ecuadoriana. Sulla prima vera chance viene murato, la seconda diventa un debole colpo di testa. La cosa migliore: un’illuminazione per Zaniolo

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