Tra le cause dell’elevata sedentarietà dei ragazzi c’è l’abuso dei social e le difficoltà economiche, per non parlare della mancanza di strutture

Il Messaggero oggi lancia l’allarme sulla sedentarietà dei bambini in Italia oggi
“Con il tablet in mano, oppure sul divano guardare la televisione. Di usare le scale invece dell’ascensore, nemmeno a parlarne. Figuriamoci se si tratta di fare qualche spostamento a piedi: quasi tutti preferiscono farsi accompagnare con la macchina da mamma e papà. La sedentarietà dei bambini e dei ragazzi sta diventando oramai un problema di sanità pubblica. I medici ne osservano le conseguenze negli ambulatori da diversi anni, visto che i bambini sono sempre più in sovrappeso”.
I bambini e lo sport
Uno dei motivi, scrive il quotidiano è che la percentuale dei bambini che non fanno sport è cresciuta dal 18,5% al 24,9% tra i 6 e i 10 anni e dal 15,7% al 21, 3 % tra gli 11 e i 14 dal 2019 al 2021. Ovviamente di mezzo c’è stata la pandemia, ma la motivazione più stringente è la condizione economica e sociale delle famiglie.
“L’impossibilità di poter permettere un’attività di svago fuori casa a pagamento, come emerge dai dati di openpolis, riguarda quasi un minore su 10 (9,1%), tra quelli. in condizione di deprivazione, sfiora addirittura il 60% nel 2021”. Ad aggravare la situazione c’è poi la carenza delle strutture sportive soprattuto al mezzogiorno.
Si prova però a invertire la rotta con le nuove iniziative di Sport e Salute con il progetto “Illumina”
Il progetto, portato avanti con il governo, vedrà la luce a fine maggio con la ristrutturazione dell’ex Centro Delphini a Coivano. Gli investimenti si concentrano, in particolare, sulla scuola, con i progetti Scuola attiva Kids e Junior: 11 mila classi coinvolte e ben 2 milioni di alunni. Una spinta allo sport arriva poi dalle figure dei Tutor sportivi e le “pause attive”, nate per contrastare la sedentarietà, correggere la postura e migliorare l’attenzione.