L’incontro romano ridimensiona l’opzione presentata in modo irruente da De Laurentiis. Manfredi incassa garanzie per il Maradona
Lo stadio a Bagnoli aumenterebbe pesantemente le volumetrie, stravolgerebbe tutto (Repubblica)
Scrive Antonio Di Costanzo sull’edizione napoletana di Repubblica a proposito dell’incontro di ieri a Roma tra il ministro Fitto, il sindaco Manfredi (che è anche commissario di governo per Bagnoli) e De Laurentiis:
Di certo c’è che Fitto ha preso nota del piano di De Laurentiis, ma anche dei tanti dubbi sollevati perché uno stadio andrebbe a modificare pesantemente le volumetrie e per quanto riguarda i lotti che Invitalia deve vendere ai privati ci sono già programmi ben avviati per realizzare case e alberghi. L’opzione presentata in maniera irruente nelle scorse settimane da De Laurentiis, in pratica, stravolgerebbe tutto.
Manfredi spinge per la ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta e ieri ha incassato nuove garanzie. Sul recupero di Bagnoli, invece, il primo cittadino esorta « ad accelerare sulle bonifiche e sulle bonifiche a mare » . E spinge sull’acceleratore per dare il via libera ai privati che vogliono puntare sulla “nuova” Bagnoli: «Si deve aprire il dossier sugli investimenti – afferma – adesso è il momento in cui bisogna attrarre anche gli investitori privati che devono realizzare gli interventi previsti nell’area, visto che abbiamo certezza sui modi e sui tempi delle bonifiche e sull’apertura dei cantieri».
Il commento napolista all’incontro su Bagnoli
Manfredi gode in politichese, noi traduciamo: lo stadio a Bagnoli non si farà mai.
Crediamo di rendere un servizio ai lettori con questo titolo che racchiude una giornata che non preannunciava nulla di significativo. L’incontro tra il ministro Fitto, il sindaco di Napoli Manfredi (nonché commissario governativo per Bagnoli) e De Laurentiis si è svolto ma – come sapeva ogni persona di buon senso e che abbia letto un bignami di urbanistica – non c’era alcuna chance che emergesse chissà che. Dei paroloni del presidente De Laurentiis e dei suoi laudatores non è rimasta traccia. A Bagnoli c’è il piano regolatore, la variante al piano regolatore, non è il Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo cui seguirono i conquistadores che massacrarono gli indiani d’America. Quell’epoca è passata. Anche se Bagnoli è un deserto e forse tale resterà per un bel po’ di tempo, in teoria è già previsto cosa dovrà essere realizzato. E in questa teoria – messa nero su bianco – lo stadio non c’è.
Il politichese di Manfredi
Gaetano Manfredi, democristiano di lungo corso, incassa la sua vittoria facendo finta di niente e regala ai cronisti – in questo caso all’Ansa, una dichiarazione farcita di nulla.
Ecco il commento all’Ansa di Manfredi:
“È stato un incontro molto positivo con una logica di forte collaborazione e anche l’impegno del Governo, del ministro Fitto e del ministro Abodi, che non era presente ma sta seguendo con grande attenzione questa vicenda. Ovviamente il nostro obiettivo è avere uno stadio moderno a Napoli che ci consenta di poter ospitare gli Europei. Si deve accelerare sulle bonifiche e sulle bonifiche a mare e si deve aprire anche il dossier sugli investimenti. Adesso è il momento in cui bisogna attrarre anche gli investitori privati che devono realizzare gli interventi previsti nell’area, visto che abbiamo certezza sui modi e sui tempi delle bonifiche e sull’apertura dei cantieri“.
Tradotto. Lo stadio a Bagnoli non si farà mai. De Laurentiis (aggiungiamo noi: se fa il bravo) potrà avere il Maradona alle nostre condizioni. Altrimenti manco quello avrà.